Era da un po' che volevo farle...Oggi finalmente mi sono rimboccata le maniche e via....
- Ingredienti -
(per 30 porzioni)
- 600g di farina
- 200g di acqua
- 150g di panna
- 30g di strutto
- 10g di lievito di birra
- 12g di sale
- Procedimento -
Sciogliere il lievito di birra nell’acqua intiepidita e versare tutto nella farina. Aggiungere la panna e impastare per un po’. A questo punto mescolare il sale con lo strutto e aggiungere all’impasto continuando a impastare finché sarà liscio e omogeneo.
Coprire l’impasto con della pellicola e coprire a campana.
Lasciar lievitare fino al raddoppio dopodiché stendere con il mattarello ad un’altezza di mezzo cm (fateli un po’ più alti di come li vedete nella mia foto. Io ho fatto i dischetti troppo sottili) e con un coccapasta o con il bordo di un bicchiere tagliare dei dischi del diametro più o meno della dimensione dei cerchi della padella apposita per tigelle (se non l’avete considerate più o meno 7 cm).
Coprire i dischetti di pasta con un canovaccio pulito e poi con qualcosa di plastica in modo che non si secchi e la superficie.
Attendete circa un’ora dopodiché posizionate i dischetti negli appositi spazi della padella avendo cura di capovolgerla ogni tanto altrimenti si bruciano….In pochi minuti le tigelle sono cotte e pronte per essere tagliate a metà e farcite…
17 commenti sul post:
“Le tigelle modenesi”
mmmmmmmmmmmmmmmm cos'è questo??? sento odore… di casa 😀 ti sono venute benissimo Marty! 🙂 invitano proprio 🙂
Grazie Sere! Per curiosità…tu hai una ricetta tua? Io ho seguito una ricetta di un libro che ho e un po' anche la ricetta di un mio amico a cui era stata data da una signora di Carpi….però vedo che in quasi nessuna ricetta che c'è in giro è prevista la panna…Tu le hai mai fatte? Presumo di sì….;)
In effetti, non sono della "scuola panna" 🙂 e sinceramente quelli che conosco non la usano, l'ho vista solo nelle ricette su internet e nei libri, mai saputo dalle persone "vere" che la usassero 🙂
ma c'è da dire che… non esiste LA ricetta, ogni "azdora" (donna di casa) ha la propria 🙂 mia mamma (non chiedermi come faccia, io non lo concepisco) fa tutto "a occhio" (io non sono della scuola del "fare a occhio"… io che "ho studiato", si fa per dire, ho sempre saputo che le dosi precise, nella maggioranza dei casi, sono necessarie… mia mamma è quella della cucina "a senso" invece, praticamente come facevano le nostre nonne… il risultato è che non riesci mai a fare le cose che facevano loro, come le facevano loro!! bah scusa, sto dilungandomi :D)
dicevo?
ah sì, mamma fa a caso, acqua, farina, sale e lievito, no anzi, latte, no acqua
io? Non ho una ricetta 🙂 ok va bene, anche io delle volte invento, ma almeno ho delle dosi, dei rapporti lievito-farina-liquidi… delle volte mi sono inventata l'impasto (acqua, un po' d'olio, farina, sale, lievito), altre ho usato semplice impasto di pane
mia madre impasta, forma le tigelle (o meglio, crescentine, come si sa la "tigella" è lo stampo in cui si cuocevano una volta), le mette a lievitare e cuoce
io, che tra parentesi prediligo l'impiego di poco lievito e l'aumento dei tempi di lievitazione (D.C. – Dopo Cook – prima anche io abusavo del lievito 😀 ), impasto, lascio lievitare, formo le crescentine, lascio lievitare e cuocio
c'è da dire che… "non è mio compito" fare le tigelle, in casa mia 🙂 le ha sempre fatte mia madre e lascio che sia lei a farle, non perché non ne sia capace, ma perché… spetta a lei, non so come spiegare altrimenti
oh mamma mia cosa ho fatto? che ho scritto un trattato?? scusaaaaaaaa 😀
baci baci
Grazie mille Sere, ti capisco, anche io sono della scuola ceh bisogna essere precisi nel dosaggio degli ingredienti ed è una rottura quando chiedi a qualcuno una ricetta e non te la sa dire perchè fa tutto un po' a occhio…Io non riuscirei (o meglio lo faccio anche io se devo fare un sugo…nel senso che lo assaggio e aggiungo un pizzico di quello, un po' di quell'altro ecc… in base alla mia esperienza cosa che non puoi trasmettere a un altro e che spesso fa si che la stessa ricetta fatta da 2 persone diverse non venga identica). Anche io dopo cook sono della scuola del poco lievito..pensa che sta ricetta ne prevedeva 50g!!! Ho voluto mettere la panna perchè il mio ex le faceva con quella ricetta e venivano molto buone, però anche io ero un po' scettica, perchè sono dell'idea che le ricette tradizionali di solito non contengono elementi troppo elaborati…Magari la prossima volta proverò altre ricette….;)
Il blog è bellissimo !!!
Ho mangiato vicino Bologna. Buonissime! Con pesto e spolverata di parmigiano. Pensi che le posso fare su una padella antiaderente? Non ho la padella per le tigelle?
Saluti.
Ciao Anthony…In mancanza della padella specifica, sì, puoi provare a farle nella padella antiaderente…Penso che in molti facciano così…Il pesto fai presto a farlo….Prova ad andare un po' ad occhio e mescola insieme gli ingredienti…Se le fai, poi mi dici coem sono venute? Grazie dei complimenti al blog…Un bacio, MArtina
Ciao Martina, complimenti per il sito, sto prendendo spunto per tante ricette e voglio lasciarti anche il mio contributo.
Di dosi ne esistono veramente tante, la mia è:
200 gr lievito madre (il mio non è molto forte, altrimenti ne basta anche la metà)
1/2 cucchiaino zucchero
80 gr strutto
1/2 bicchiere latte (circa 100 ml anche abbondanti)
Arrivare a 300 ml tra strutto e latte aggiungendo l'acqua che manca (tipieda, o calda se il latte è freddo)
500 gr farina
pizzico di sale (io uso la salamoia bolognese e salo poco perché sarà salato il ripieno)
Unico consiglio che ti do, al di là della ricetta che seguirai, è NON usare il mattarello!
Fai lievitare la pasta, poi formi delle palline grandi come mandarini (senza esagerare) senza maneggiare troppo la pasta, le disponi sul tagliere, copri col canovaccio (eventualmente umido se la stagione è secca) e aspetti un'ora. Dopo le schiacci appena con la mano e le metti nella tigella (ci pensa lei a dare la giusta forma e poi devono essere un po' irregolari).
La tradizione vorrebbe che si schiacciasse la pallina fino a farla grande il doppio della forma della tigella, per essere poi ripiegata in due e cotta, in questo modo quando è pronta avrà già la divisione per essere farcita, ma a me non piace questo sistema (leggasi: ho paura che non mi lievitino bene).
Poi farcire con pesto modenese ricco di aglio e parmigiano grattugiato SLURP!
Dimenticavo, la tigella ungila con lo strutto e girala ogni minuto per circa 6 o 7 "giravolte"! Fuoco vivo!
Ciao TheBreast!!! Grazie tantissimo per avermi dato la tua versione delle tigelle!! Sicuramente quando le rifarò proverò la tua versione!!! E grazie delle dritte!
Ciao Martina, la ricetta è ottima ( te lo dice una modenese ) le 'uniche modifiche apportate sono relative allo strutto,( io ne utilizzo 50 gr,) e all'acqua ( uso quella frizzante) Complimenti, ciao
Allora proverò sicuramente la tua versione! Grazie! In effetti è da un po' che desidero riprovare a fare le tigelle, anche perchè questa è uan delle prime ricette che ho inserito nel blog e la foto è pessima!
Sinceramente Martina. ..nessuna tua foto è mai stata brutta 🙂
Mi ero dimenticata di questa ricetta… prossima volta faccio questa…sono una pessima emiliana…quando le faccio non mi vengono mai bene come vorrei 🙁
Se le provi fammi sapere Serena!!! Grazie per il commento sulle foto, però dai, questa è tristanzuola…All'inizio ero meno bravina…:)
Complimenti Marty le voglio provare di sicuro volevo chiederti che panna hai usato da cucina o panna da montare???? Io che non ho padella a porosità dove posso cuocerle o dove posso comperarla questa padella ??? Ti faccio i miei complimenti ho deciso anche di iscrivermi magari io che sono trentina imparo da te molte ricette modenesi
Ciao Luciana, grazie mille per i complimenti! La tigelliera se non sei in Emilia mi sa che devi cercarla online o in quelle ferramenta che hanno anche casalinghi.L’alternativa non saprei indicartela perchè è un attrezzo un po’ specifico.La panna da usare è quella fresca che trovi al banco frigo, quella liquida che è adatta ad essere montata ma senza zucchero
Grazie mille molto gentile sei stata molto gentile
ma figurati! Per così poco….:)