Tempo fa girando per la rete avevo trovato la ricetta qui e questi fantastici dolcetti mi avevano portato alla mente tanti bei ricordi. Si, perché questi dolcetti ce li portava sempre la signora Belelli, un'amica di mia nonna, quando veniva a trovarla.
Ormai mia nonna non c'è più e della signora Belelli non ho più saputo niente, però questi dolcetti sono un tuffo nel passato...Ieri mi sono imbattuta nel blog Spelucchino e li ho ritrovati. Eccoli qui.
Ieri sera allora ho fatto un piccolo inventario e mi sono messa all'opera.
In realtà poi, guardando quelle che sempre la stessa blogger chiama tagliatelle dolci mi sono accorta che quelle che portava l'amica di mia nonna erano quelle, senza lievito, croccantissime, però lei li chiamava arancini...La prossima volta proverò quelle. Alla fine io ho seguito la ricetta trovata su cook perché le dosi erano un po' più ridotte, ma ho usato molto meno lievito e molto meno latte (per questo invece di dare una dose precisa di latte è molto meglio seguire le indicazioni di Spelucchino e regolarsi con il latte in base alla farina che si utilizza)..In effetti visto che non devono neanche lievitare prima di essere fritte non capivo perché metterne così tanto.
- Ingredienti -
- 500g di farina
- 2 uova
- latte qb (circa 250g)
- 50g di burro
- 6g di lievito di birra fresco
- la buccia di 2 arance
- la buccia di 1 limone
- 220g di zucchero semolato
- olio di arachidi per friggere
- Procedimento -
grattare la buccia del limone e delle arance e raccoglierle in un recipiente. Unirvi lo zucchero e mescolare bene per far impregnare lo zucchero con l’aroma delle bucce.
Sciogliere il lievito in due dita di latte tiepido. In un recipiente, o nell’impastatrice versare la farina e porre al centro le uova, il burro ammorbidito a cubetti, il latte con il lievito e poi versare altro latte mano a mano finché avrete ottenuto un impasto non appiccicoso e abbastanza sodo da essere steso con il mattarello.
Unite anche un pizzico di sale. Impastate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo, poi ricoprite con pellicola e lasciate riposare circa 30 minuti, questo per permettere al glutine di rilassarsi ed evitare l’effetto elastico quando andrete a stendere. Trascorsi i 30 minuti, stendete l’impasto in una sfoglia rettangolare di circa 1/2cm di spessore.
Cospargere tutta la superficie della sfoglia con lo zucchero aromatizzato. A questo punto arrotolate dal lato lungo (Siccome il rettangolo di sfoglia viene molto grande, io l’ho prima tagliato a metà nel senso della lunghezza e poi ho arrotolato dal lato lungo i due rettangoli ricavati). Una volta formati i rotoli, tagliate con un coltello affilato delle fette di circa 1cm di larghezza.
Cottura degli arancini di carnevale marchigiani
Portate l’olio alla temperatura di 180° e tuffateci le rotelline ottenute finché saranno dorate quindi adagiatele su della carta paglia. Evitate la carta assorbente o Scottex che dir si voglia, altrimenti gli arancini di carnevale marchigiani rimarranno tutti appiccicati alla carta!
Friggendo infatti lo zucchero delle rotelline caramella.. Vi consiglio di provare gli arancini perchè sono davvero buoni e aromaticissimi! Croccanti fuori e morbidi dentro.
I vostri arancini di carnevale marchigiani sono pronti da gustare!
N.B. Fate attenzione alla temperatura dell’olio e non bruciatele altrimenti diventeranno troppo amarognole. Se avete un termometro monitorate la temperatura mentre friggete
9 commenti sul post:
“Arancini di carnevale marchigiani”
Fantastici! :O)
FA VO LO SI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Immagino il profumo! Molto invitanti! Grazie per la ricetta!
Noi le chiamiamo anche CHIACCHIERE…tanto per confondersi un pò di più con i nomi dei dolci di carnevale!
Hai visto la ricette nel mio blog?:)
http://panetteriadolceforno.blogspot.com/2010/02/e-andiamo-con-il-carnevalele.html
Sono andata a fare un giro! Beh sono molto siili a queste…Ma pensa da me le chiacchiere sono http://trattoriadamartina.blogspot.com/2011/02/ci-facciamo-due-chiacchiere.html
Che casino!!!;)
Come ti capisco! Io da neo marchigiana adoro questi dolci. Mia suocera (anconetana doc) non manca di aggiungere nell'impasto 2 cucchiai di anice (Baldoni ovviamente!). Marta. PS: complimenti per il blog
Ciao Marta! In effetti l'idea di mettere del liquore nellimpasot non è male…ne gioverebbe anche la croccantezza del fritto…dorse eprò con le bucce d'arancia vedrei meglio il grand marnier, il cointreau o il rum
Ho preparato questi dolci a me sconosciuti e li trovo favolosi! Grazie per la ricetta!
Ciao Sonia, sono buoni vero? Sono proprio contenta che ti siano piaciuti!