Forse ve l'ho già detto che ogni tanto, quando mi annoio un po', quando sono un po' triste, quando ho bisogno di svago, mi faccio un giro dal mio spacciatore di fiducia...Sì, il mio spacciatore di libri..Una volta, quando abitavo in centro centro, quando gli spacciatori, quelli veri, ce li avevo proprio sotto casa - gioie dolori di abitare in centro - la mia libreria di riferimento era la Feltrinelli, ma non era la MIA libreria..Però, fornita lo era e quella avevo vicino casa...Ora invece che abito sotto le colline invece ho trovato una libreria che assomiglia meno al supermercato del libro e più allo spirito della libreria come dovrebbe essere secondo me...I proprietari praticamente vivono lì dentro...sono molto competenti e informati...Insomma, sono dei veri e propri librai, non dei commessi... Caso vuole che questa libreria abbia una sezione molto fornita di libri di cucina e dunque, quando ho voglia di rilassarmi un po' salgo sull'autobus distrattamente, scendo, faccio due passi ed entro in libreria..Saluto i librai di turno e mi infilo diretta diretta nel mio angolino delle meraviglie....Mi sfoglio con calma qualche libro nuovo o che non avevo visto la volta scorsa e passo così un po' di tempo...Quasi mai esco a mani vuote e un paio di giorni fa ho preso un libro della Biblioteca culinaria che si intitola Fior di Pizza e l'ho preso principalmente perché c'era una ricettina che mi ispirava tanto, quella che appunto vi presento oggi...La focaccia all'uva...Davvero buonissima. La pasta a lenta lievitazione conferisce sapore, sofficità e gusto...E poi..dite la verità....non ha un colore meraviglioso?
- Ingredienti -
(per 4 porzioni)
- 500g di farina 0 per pizza + quella per la lavorazione
- 3g di lievito di birra secco
- 350ml di acqua
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaio di olio extravergine
- 500g di uva nera o rosata (ideale sarebbe quella da vino)
- 80g di zucchero semolato
- 1 giro abbondante di olio extravergine per la superficie
- Procedimento -
In una ciotola versate tutta la farina e formate una fontana. Versate all’interno della fontana l’acqua intiepidita e con le dita sceglieteci il lievito.
Coprite con un canovaccio e lasciate riposare per 15 minuti.
Distribuite il sale sul bordo di farina, versate l’olio sopra l’acqua con il lievito e piano piano incorporate la farina all’acqua fino a formare un composto appiccicoso ma amalgamato.
Ora coprite di nuovo con uno strofinaccio e poi con una busta di plastica e lasciate riposare 30 minuti.
Trascorso questo tempo, infarinate un piano da lavoro abbondantemente, infarinatevi le mani e versatevi l’impasto.
Ripiegate l’impasto in 3, ripiegandolo dall’esterno verso il centro, a portafoglio, poi ruotatelo di 90° e ripetete la stessa operazione, ruotate e ripetete di nuovo (pieghe tipo I di Hamelmann).
Ripetete questa operazione per 4 o 5 volte, senza mai impastare e fino a che l’impasto non sarà più appiccicoso, ma liscio e teso.
Ora capovolgete l’impasto in modo che le pieghe stiano sotto, oliate un contenitore capiente (che sia sufficiente a contenete l’impasto anche una volta lievitato) e adagiatevi l’impasto rigirandolo in modo che si oli completamente anche la superficie in alto.
Bagnate e strizzate un foglio di carta forno e adagiatelo a contatto con la superfice dell’impasto, coprite con un panno umido e riponete in frigo nel ripiano meno freddo per 12 ore (io l’ho lasciato 9 ore perché era già cresciuto a sufficienza…regolatevi voi).
Trascorse le 12 ore, sgonfiate energicamente l’impasto con il palmo della mano, copritelo di nuovo con la carta forno e il canovaccio e lasciate in un luogo tiepido per 1 ora (io l’ho lasciato nel forno che avevo riscaldato per 45 secondi a 50° e poi spento.
Dopo un’ora, accendete il forno e portatelo a 220°.
Oliate una teglia e adagiatevi l’impasto. Allargatelo con le mani formando un rettangolo (non troppo sottile). Cospargete metà impasto con 50g di zucchero e disponete metà degli acini di uva che avrete lavato e asciugato.
Coprite con la metà di impasto libero, coprite con un canovaccio e lasciate riposare per 15 minuti, poi con le mani allargate cercate di tirare la pasta in modo da dargli una forma circolare, disponete i restanti acini di uva, cospargete con il restante zucchero, irrorate con un giro abbondante di olio extravergine e infornate per circa 30 minuti.
Controllate il fondo della focaccia, se non è colorito e ben cotto lasciate cuocere altri 10 minuti.
3 commenti sul post:
“Focaccia all’uva…stre-pi-to-sa!”
Mi hai fatto ricordare che mia mamma, quando ero piccola, faceva una focaccia all'uva buonissima! Devo farmi dare la ricetta 🙂
Oggi ho fatto questo, una delizia. Niente uva da vino da queste parti, ma dolcissima uva sudafricana senza semi. Ricetta da ripetere spessissimo!
Buona vero??? Anche a me è piaciuta un casino questa focaccia!