Di solito il sabato non posto mai, ma questa è una ricetta che si fa ne periodo di Pasqua e allora mi pareva che non avesse troppo senso pubblicarla dopo la Pasqua stessa...Di pizza al formaggio ne avevo già postata una l'anno scorso, la pizza al formaggio di Jesi, ma mi piace sempre testare nuove ricette e questa pare che sia famosa in giro per la rete ed è di Paola Lazzari che a sua volta l'ha "ereditata" dalla sua bisnonna. La ricetta io l'ho vista qui. L'originale è qui. L'ho sfornata un paio di ore fa ma non l'ho ancora mangiata, sia Paola consiglia di mangiarla dopo tre o quattro giorni, sia perché la regalerò..In realtà io non ho fatto una sola pizza, ma con quell'impasto ho fatto due pizze più piccole. Comunque aspetto e odore promettono benissimo...Io ho fatto una piccola aggiunta mettendo dei bastoncini di pecorino fresco nell'impasto prima di metterlo a lievitare nello stampo, perché in questo modo quando si taglia la fetta dentro si trovano i pezzi formaggio incastonato ed è una goduria sovrumana! Ne approfitto per augurarvi Buona Pasqua!
- Ingredienti -
(per 20 porzioni)
- 5 uova
- 300g di farina 0 per pizza
- 200g di Manitoba
- 100ml/g di acqua tiepida
- 25-30g di lievito di birra (io ne ho messi 15g e ho fatto lievitare 15 minuti in più)
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di pepe
- 5 cucchiai di olio evo (possibilmente umbro)
- 50g di strutto (che non possono essere sostituti)
- 250g di formaggio grattugiato misto (SOLAMENTE Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano in proporzione variabile secondo i propri gusti: io ho messo metà e metà)
- Procedimento -
versate l’acqua in un bicchiere e scioglieteci il lievito e lo zucchero, Lasciate fermentare per 5 o 6 minuti. Intanto in una ciotola setacciate le due farine e formate una fontana. Versate il lievito al centro e con una forchetta amalgamateci un po’ di farina fino ad avere la consistenza di una pastella densa. Prendete qualche pizzico di farina dai bordi e spolveratela sopra la pastella in modo da coprirne la superficie e proteggere il lievito durante la lievitazione. Mettete la ciotola a lievitare nel forno tiepido (preriscaldatelo a 50° per 1 minuto, non di più) e attendete 1 ora circa. Nel frattempo in un’altra ciotola sbattete le uova e mescolatele con i formaggi, il sale, il pepe e per ultimo l’olio d’oliva. Lasciate riposare in modo che i sapori si amalgamino.
Trascorsa l’ora noterete che l’impasto che avete posto a lievitare avrà la superficie tutta screpolata.
Unite a poco a poco il composto coi formaggi e le uova a quello con la farina e impastate a lungo fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. A questo punto unite lo strutto e continuate a impastare fino a che l’impasto sarà incordato, ovvero diventerà elastico e semi-lucido e si staccherà in un unico blocco quando lo toglierete dalla ciotola dell’impastatrice.
Ora ponete l’impasto in un contenitore oliato e coprite; lasciate lievitare a temperatura ambiente per 45 minuti, poi prelevate l’impasto; rovesciatelo, infilate i bastoncini di pecorino che avrete precedentemente preparato e richiudeteci l’impasto sopra, dopodiché rovesciate e fate una sorta di pirlatura dando all’impasto una forma rotonda come si fa per il panettone.
Sistemate l’impasto in uno stampo di alluminio svasato di 12cm di altezza, 16cm di diametro della base inferiore e 21cm di diametro di quella superiore (oppure in due da 9cm di altezza, 13cm di base inferiore e 16 di base superiore).
Coprite gli stampi con dei sacchetti di plastica trasparente (in modo da verificare la lievitazione) che non tocchino la superficie e attendete che l’impasta raggiunga il bordo con la base della cupola.
Cottura della pizza al formaggio
Circa mezz’ora prima di infornare scaldate il forno, con la teglia all’interno, alla temperatura di 190°/200° frapponendo una presina tra il forno e lo sportello; lasciando cioè una piccola fessura in modo che il forno non diventi troppo caldo ma le pareti raggiungano la giusta temperatura.
Infornate le pizze e versate un bicchiere di acqua sul fondo del forno in modo da creare vapore e chiudere subito lo sportello. Cuocere la pizza al formaggio per 40/45 minuti controllando la cottura con uno stecchino.
12 commenti sul post:
“Pizza al formaggio di Pasqua di Paola Lazzari”
Aspettiamo solo il severo giudizio dei parenti 🙂
Sono contenta di averti conosciuta… mi è piaciuto molto il nostro scambio di commenti, finalmente qualcuno che nn si ferma ad un "buonissimo" o "bellissimo".
Un abbraccio e buona Pasqua, Chiara
un altro dei tuoi capolavori!!!complimenti!un abbraccio e auguri di Buona Pasqua!!
mi sono segnata la ricetta, la farò anche se fuori dalle festività, intanto Buona Pasqua.
@Chiara: anche a me ha fatto piacere conoscerti e scambiare due chiacchiere!!! Come ti capisco circa i commenti stereotipati….Ti farò saopere coem è venuta!
@Federica: Grazie federica e auguri di buona Pasqua anche a te!!!
@il cucchiaio magico: se la provi poi dimmi com'è!!!
ne ho viste tante in questi giorni, deve essere anche questa molto sfiziosa 🙂 Auguri!
Mai provata! però adesso mi hai proprio incuriosita! Buone feste! Ciaooo
Mai provataaaaaa….ed è un vero peccato! Vuol dire che la "testerò" dopo le feste pasquali 🙂
Tanti atanti auguroni di una serena Pasqua
Io quest'anno ho fattpo la colomba, ma mi sa che l'anno prossimo faccio questo!
è bellissima complimenti!
sono già un paio di settimane che penso di fidanzarmi con una pizza di pasqua. la tua è libera?
Ciao Martina!
In settimana ho fatto la corona di pane e la treccia con mandorle e semi,tutto ottimo oltre che bello.
Vorrei provare questa ricetta…quella di mia suocera (di Montecarotto, le tue parti!) è terribilmente ricca di lievito di birra e troppo pesante,quelle che acquisto ad Ancona sono asciutte e secche…
Credi che la farina w330 rossetto potrebbe andar bene come unica farina,senza dover miscelare?
Che differenza di gusto e consistenza c'è con la tua ricetta jesina?
Ciao Emanuela, io credo che la 330w possa andare bene. Questa ricetta è molto buona, ma io preferisco questa: http://www.trattoriadamartina.com/2010/09/la-pizza-al-formaggio-di-jesi.html.
La dirrenza è che questa di Paola Lazzari ha uan consistenza un po' più soffice e aerata, mentre quella di cui ti ho messo il link qui sopra è un po' più compatta e pastosa.