Questa crostata meriterebbe un sottotitolo..."la crostata al cioccolato di Ernst Knam: di come una crostata si spatasciò diventando un dolce al cucchiaio".
Sabato: cena tra amici prevista...Decido di fare questa meravigliosa crostata realizzata in maniera impeccabile da Assunta e decido di farla con tutti i sacri crismi. Preparo la frolla, preparo la crema e la ganache, unisco il tutto e con dovizia e precisione monto la strisce decorative tipiche della crostata...Cuocio e fin qui ancora tutto bene.. Sforno e incominciano i problemi..Sì perché come al solito mi sono ridotta all'ultimo e quindi ho fretta di trasferire la crostata su un vassoio o qualcosa per traportarla...E il primo trasferimento va bene.
Dopo averla lasciata 10 minuti al freddo in balcone perché si raffreddasse quel tanto da non fondermi le impronte digitali, prendo il mio piatto piano, lo adagio sula crostata, afferro la teglia e capovolgo...Ora prendo un cartone di quelli appositi per adagiare i dolci e capovolgo di nuovo...Perfetto...è andato tutto bene, ma no, io non sono soddisfatta e sfido la fortuna (mai sfidarla!); il cartone è troppo leggero e con quello non posso trasportarlo e allora cosa faccio? Prendo un vassoio da mettere sotto il cartoncino? Nooo! Propendo per una soluzione ,molto più "proficua"..Prendo una teglia in alluminio, la capovolgo e faccio la stessa operazione che avevo fatto per il piatto, ma la teglia non è concava come il piatto e la crostata, indovinate un po'? Si frantuma e inizia a colare con il suo cioccolato di qua e di là.
Mauro al mio urlo di dolore accorre e mi trova con sguardo vuoto e assente, inerme di fronte allo spatasciamento...Una volta ripresami dallo shock prendo una paletta e rimetto la torta nella tortiera come si fa con la calce e al cazzuola, ci schiaffo un foglio di carta argentata e, siccome nel frattempo si è fatto tardi, partiamo per andare dai nostri amici....Beh, la crostata ce la siamo mangiata lo stesso, al cucchiaio..;) Buonissima!! Meno male che avevo fatto anche un panettone e ho portato anche quello...per salvare un po' la faccia...;)
Della crostata grazie al cielo avevo già fatto una fotografia altrimenti non avrei neanche potuto postarvela e vi sareste persi una vera delizia!
Crostata al cioccolato di Ernst Knam
Ingredienti:
per una teglia da 22cm
per la pasta frolla al cacao
150g di burro
150g di zucchero semolato
1 uovo
vaniglia in polvere
6g di lievito per dolci
280g di farina 00
25g di cacao in polvere
un pizzico di sale
Per la crema al cioccolato (crema pasticcera+ganache al cioccolato)
250g di latte intero
1/2 stecca di vaniglia
15g di farina 00
5g di fecola di patate
2 tuorli
40g di zucchero semolato
1 pizzico di sale
125g di panna liquida
190g di cioccolato fondente tritato
Preparazione:
per la frolla: nell’impastatrice con il gancio a foglia o a mano con una forchetta montate il burro leggermente ammorbidito (10 secondi al microonde) con lo zucchero e il pizzico di sale, dopodiché aggiungete l’uovo e continuate a montare fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite a questo punto la farina setacciata con il cacao e il lievito e impastate quel tanto che basta a formare un composto uniforme…Formate una palla con il composto, schiacciatela e avvolgetela nella pellicola. Ora riponetela in frigo per non meno di 4 ore.
Nel frattempo peparate la pasticcera: scaldate il latte con dentro i semi della vaniglia fino quasi a portarlo a bollore. Montate i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso..Aggiungete la farina e la fecola mescolando bene e poi unite il latte a poco a poco mescolando bene. Riversare di nuovo il tutto nella pentola in cui avete scaldato il latte e cuocete fino a far addensare la crema. Lasciatela raffreddare velocemente mescolando e adagiando la pentola nell’acqua fredda in modo da far scendere la temperatura velocemente ed evitare che la crema impazzisca. Coprite con la pellicola direttamente a contatto con la crema.
Per la ganache: portate la panna a bollore e a questo punto unite il cioccolato tritato mescolando bene finché sarà completamente sciolto. Fate raffreddare.
Unite le due creme fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
portate il forno a 180°. Prelevate la frolla dal frigo, ricavatene un pezzo per fare le strisce decorative e mettetelo da parte. Infarinate la restante frolla leggermente da ambo i lato e stendetela sopra un foglio di carta forno ad uno spessore di 3-4mm. Adagiate la frolla sulla teglia imburrata e infarinata a dovere, dopodiché bucherellate il fondo con la forchetta e infine versateci la crema al cioccolato. Stendete la restante frolla e ritagliatene delle strisce di 1,5cm circa di larghezza e adagiatele sulla superficie della crostata a formare una griglia. Infornate per 40 minuti, poi sfornate, fate raffreddare completamente e NON usate il retro di una teglia per capovolgerla…;)
39 commenti sul post:
“Crostata al cioccolato di Ernst Knam”
Golosissima!!!
colore magnifico….sicuramente ottimo il gusto!
bacione cara
Un aspetto veramente delizioso, complimenti. Ciao.
nooo.. quando succedono queste cose che nervoso!! Senti Martina tu mi sai dare una ricetta affidabile di Panettone con il lievito di birra? ho visto che tu l'hai fatto ma sei del club della pasta madre e io nn ce l'ho! 🙁
Elisa, sai che non ne conosco senza pasta madre? Mi pare che dovrebbe eserci uan ricetta di Adriano solo con ldb o forse puoi vedere sul blog di Morena di Menta e Cioccolato o su quello di Cindystar
ok grazie, vado e cerco! tks!
Martinaaaaaaaaaaaaa no!!! Il peggior incubo di tutti quando devi portare un dolce per cena … fortuna che era buonissima, almeno vi siete consolati. Bella bella 🙂
esatto!! Meno male che io sono una spiccia e quindi alla fien dopo il primo momento di incazzatura feroce me ne sono fregata e via…Tanto sono amici superpollegiati e tranquilloni…;)
wow looks superb
Kettepossino!!! Ma una teglia da crostata col fondo estraibile no?
😀 😀 😀
piesse: più che Knam si sarebbeo dovuto chiamare Gnam!
:))
Ahaha, forte, la crostata spatasciata di Ernst Gnam"
sono quelle cose che succedono e ti chiedi xke' sei stata cosi' tonta!! ma voglio farla anche io!!
Questa la conosco bene è una crostata strepitosa, buona come poche!!!!Peccato per il piccolo inconveniente, ma gli amici avranno apprezzato ugualmente!!! Saluti Manu.
Sì, sì, per fortuna sono amici supertranquilli..;)
Questa crostata me la sarei mangiata direttamente dal pavimento. Complimenti, rasenti la perfezione.
Brava.
Meno male che avevi fatto la foto prima del disastro!!
🙂
ma io l'avrei mangiata anche fosse caduta dal balcone… dovesse succedere chiamami pure!! un bascio!
ahhahhaaaa, anch'io sono quella che sfida la fortuna e spatascia spesso e volentieri 😀
saimo in due…;)
Ma noo…che peccato 🙁 ..comunque ti credo che ve la siete mangiata al cucchiaio!!!!
Mi sono copiata tutto tutto e la faccio senz'altro!
Baci Martina! Roberta
Se la provi fammi sapere!
questa te la devo proprio copiare!!!!
Ciao Martina, che avventura, l'importante e che ve la siate gustata lo stesso, anche spatasciata :))
Buona settimana :))
Martina, è un classico, a me capita sempre!! 😀
Più ci tengo a fare bella figura e più le cose non vanno per il verso giusto!!
Comunque, a parte questo, non mi resta che applaudire al tuo risultato, la perfezione della tua versione m'incanta!!!
Felice che tu abbia provata anche questa, ne valeva veramente la pena vero?? 😉
mamma mia immagino la scena e la tua faccia…però dai è stata super gradita..allora la segno..le tue ricette sono una garanzia!! ciao!!!!!!!!
Sai che è successa una cosa simile anche a me durante i preparativi del buffet di laurea di mia cugina? la legge di Murphy non perdona 🙂
Anche io la sforno come fai tu, rivoltandola su un piatto molto piano, e di solito va sempre bene….di solito!
beh comunque anche se mangiata al cucchiaio deve essere stata deliziosa.
@Ely. ah sì sì..;)
@Assunta: meno male che non sono l'unica pèasticciona allora!!! Grazie epr la crosta, ma in quanto a perfezione, ho molto da imparare da te!
@Federica: ehehe..Alla fine passata l'incazzatura inziale ti rimane l'aneddotto da raccontare per ridere un po'…;)
@Elenuccia: ehehe, non succede solo a me allora..;) Murphy colpisce indiscriminatamente…;)
Martina, fatti!!! 🙂
sono troppo buoni! quando avrai occasione ti consiglio di provarli, sono deliziosi! il ripieno ricorda vagamento il sapore del frustingo, secondo me sono molto più buoni!!
baciii
Ohhh!!! Benissimo!! Li pubblicherai sul blog? Se non li pubblichi e ne hai voglia mandami una fotina….Sai che il frustingo mi sa di non averlo mai assaggiato? 🙁
li ho pubblicati oggi 🙂
Martina, perdonami, desidererei sapere qualcosa di più circa la cottura. Ti spiego, ho fatto questa ottima crostata per ben 2 volte, la prima l’avrò sicuramente cotta qualche minuto in più ed il ripieno non è venuto cremoso come deve essere, la seconda volta mi sono attenuta ai 40 minuti ed è venuto molto morbido. Si è ricompattato l’indomani dopo averla tenuta in frigo. C’è un modo per capire quando è pronta.?? Grazie Lidia
ciao Lidia, purtroppo non c’è un modo. Puoi provare a infilare uno stecchino solo sulla parte bassa della frolla e vedere se esce pulito. Comunque secondo me la seconda volta ti è riuscita come deve: naturalmente raffreddandosi prende la consistenza giusta. Al massimo prova a cuocere invece che 40 minuti, 45…Altre inidicazioni non so dartele perchè ogni forno cuoce a modo suo.
Grazie, proverò con lo stecchino. In ogni caso è favolosa.
P.s. complimenti per il tuo blog, non c’è giorno che non mi affacci per ammirare le tue bontà.
Grazie ancora. Ciao Lidia
Ciao Lidia, grazie per i complimenti! Se ne hai voglia puoi iscriverti alla newsletter sul blog inserendo la tua mail nello spazio apposito nella colonna di destra e puoi anche iscriverti a un’altra newsletter che invierò solo di tanto in tanto con menù monotematici, ricette stagionali e raccolte varie, compilando il form qui: http://eepurl.com/cbQHzf
Ciao Martina.
Ti seguo spesso, complimenti.
Anche se è passato tanto tempo da questo post, confido nella tua memoria vista la disavventura……
Ricordi quanto era alta la teglia da 22 cm che usasti ?
E’ un dolce da mangiare il giorno della preparazione o meglio quello successivo ?
Grazie.
ciao Domenico, sono andata a misurare la teglia ed è alta 5cm. Il dolce è buono sia mangiato subito che il giorno dopo. Se lo provi fammi sapere! 🙂
Grazie. E’ già in lavorazione. Poi ti scrivo.
Ciao. Crostata fatta due volte. Seconda in versione “gluten free”, semplicemente sostitueno nella frolla la farina di frumento con quella di riso. Non si nota proprio. Grande successo. Se le sono divorate. Ed ho proibito di toglierle dalla teglia …..
Comunque continuo a preferire per la frolla il metodo della sabbiatura. La ricetta sul sito di Adriano Continisio (oramai purtroppo non più aggiornato) dà un prodotto a mio parere eccezionale. Ciao e grazie.
Ciao Domenico, aspettavo il tuo feedback! Grazie di avermi aggiornato. MI fa piacere che la crostata sia piaciuta! L’ho fatta solo una volta ma mi sa che sia giunta l’ora di rifarla. Mi hai fatto venire voglia…:) Anche io solitamente per la frolla seguo il metodo della sabbiatura, che non è che sia stato inventato da Adriano. E’ proprio un metodo che si usa in pasticceria anche se esistono diversi modi per fare la frolla e ottenere risultati diversi. Se provi altre ricette fammi sapere!