La tempura (o tenpura in lingua giapponese) può essere considerata uno dei piatti giapponesi più conosciuti al mondo; tuttavia è un piatto che in realtà è stato importato ed è diventato poi piatto nazionale ormai da quattrocento anni. Le origini di questo piatto hanno radici molto antiche, quando nel XVI secolo, il Giappone, ancora molto chiuso agli scambi commerciali, era visitato principalmente da frati missionari portoghesi, i quali osservavano la regola dei "quattro tempora" ovvero tre giorni in cui si astenevano dal mangiare carne in corrispondenza dell'inizio della stagione (e quindi quattro volte l'anno, da qui quattro tempora) e in cui erano soliti preparare una frittura leggera di pesce.
I Giapponesi, da sempre amanti del pesce, accolsero questa abitudine culinaria e la fecero propria. La tempura è una frittura con una pastella leggera non molto dissimile da quella che facciamo noi, ma in cui si utilizza acqua frizzante.
TEMPURA DI ZUCCHINE ED ERBE AROMATICHE
Ingredienti:
per due persone
per la pastella:
200ml di acqua frizzante freddissima (con l’aggiunta di ghiaccio e tenuta in frigo fino al momento di utilizzarla)
100g di farina 00
per la tempura:
1 zucchina
8 foglie di salvia
6 rametti di rosmarino teneri (meglio i rametti giovani)
1l di olio di arachidi
Gli “ingredienti” fondamentali per una buona tempura sono:
– usare acqua frizzante freddissima
– mescolare poco la farina con l’acqua, lasciando la pastella grumosa
– la temperatura dell’olio deve essere vicina ai 170° e non superare mai i 180°
– friggere pochi pezzi per volta per non abbassare troppo la temperatura e mantenerla costante
Preparazione:
mescolate brevemente la farina con l’acqua frizzante ghiacciata, lasciando la pastella poco omogenea e leggermente grumosa. Portate l’olio a temperatura in una casseruola dai bordi alti in modo che sia profondo. Quando l’olio sarà a temperatura, immergete le verdure e le erbe nella pastella e immergetele nell’olio, fino a che saranno croccanti e a pastella diventerà più trasparente. Cominciate dalle erbe aromatiche perché daranno sapore anche alle zucchine. Scolate bene e adagiate su carta assorbente. Salate e servite subito.
tempura di funghi e gamberi
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29 commenti sul post:
“Tempura di zucchine ed erbe aromatiche”
Ma dai! Mai mangiato il rosmarino fritto! Marty il rametto deve essere uno di quelli tenerelli appena nati o vanno bene tutti i rametti di rosmarino?
E' buonissimo!!! Sì, devi usare dei rametti giovani possibilmente. Anzi vado a specificarlo va…Hai ragione..Ah, olendo puoi aggiungere anche dei rametti di sambuco!
Grazie mille! 😀
Che spettacolo,buonaaaa!!! Abbasso la dieta! Bravissima Martina,buon fine settimana ;))
Sì, è vero che sono fritti, ma la tempura assorbe poco olio e comuqnue sono verdure ed erbe, quidni tutto sommato non credo siano eccessivamente pesanti dal punto di vista calorico. Buon fine settimana anche a te!
che meraviglia,gustosa e leggerissima!!
il bello della tempura è la croccantezza e leggerezza 🙂
un bacione,Patrizia
Infatti è proprio così, leggerissima e croccantissima!
quanto mi piace! poi ora che ho il mio balcone con tante erbe aromatiche posso sbizzarrirmi!
Beh, se hai anch ele erbe autoprodotte non ti resta che provare!!!
Che bella la storia della tempura. Non la conoscevo. E nella anche l'idea di fare una tempura di erbe aromatiche. Chissà che profumo ad ogni boccone..
Carinam vero, la storia…:) Il profumo è buono e delicato..Io avevo paura che salvia e rosmarino fossero troppo forti come sapore, invece in frittura si attenuano
E anche qui mi prenoto perchè è buonissima e visto che ho il balcone pieno di foglioline appetitose…. sai che mi ero scordata di questa ricetta?
Un bacio!
L'hai già assaggiata allora! E' buonissima vero!
Pensa che imparai a farla anni fa: mi chiamarono quale commissaria d'esame al corso professionale per cuochi e lo chef insegnava a decorare qualsiasi piatto con le erbe del suo orto, tutte in tempura, addirittura i trifogli… ed erano non solo commestibili, ma ottime!
Adoro la tempura e in particolare quella di salvia! Io talvolta "taglio" la farina con una parte di farina di riso per rendere la frittura ancora più leggera.
A presto
Giulia
Buona idea..Mi era anche balenata l'idea di farla ocn farina di riso..La prossima volta provo
Ah ah ah ^^ ecco perchè è così piena di bolle!!! Grazie, non conoscevo nè la storia nè gli ingredienti!
🙂
ciao! scusa se ti disturbo, sono una lettrice anonima, ti leggo spesso ma non avevo mai commentato. il motivo per cui scrivo non c'entra con questo post, ma è il seguente. ho letto una tua breve recensione del libro "what katie ate" (recensione con cui fra l'altro mi sono trovata completamente d'accordo, io ce l'ho ma lo considero più un libro d'arte che di cucina!). ho visto su sale e pepe di maggio (pagina 91) che adesso è uscito anche in italia col titolo "in cucina con katie". ma sembra diverso! la ricetta riportata su sale e pepe (una focaccia con patate e salsiccia) sul mio libro non c'è! sai per caso se è un libro completamente diverso o se è quello vecchio tradotto e lievemente modificato per adattarlo al gusto italiano? farei un salto in libreria io ma non vivo in italia, per quello ti chiedevo se per caso lo sai. grazie e scusa!!
Ciao Francescam sapevo che era uscito in italiano, ma non so dirti se ci sono ricette diverse; non credo però! Piuttosto non vorrei che magari Sale e pepe abbia affiacato uan ricetta che non fa paret dle libro per attirare l'attenzione..Boh..Se mi capita di passare in libreria magari ci dò un'occhiata! Mi scoccerebbe sinceramente se ci fossero altre ricette, ma mi sembra molto strano
Dunque, ho indagato. IN n Italia il volume è stato pubblicato da guido Tommasi editore che spessissimo pubblica libri stranieri tradotti in italiano. ho guardato nell'inidice analitico delle ricette e non ho trovato la focaccia di cui parli. Le foto che ci sono nell'ateprima del libro ci sono anch enel libro che ho io. Controlla anch etu, magari, qui: https://docs.google.com/gview?embedded=true&url=http://www.guidotommasi.it/media/custom/upload/File-1380622553.pdf
intanto, grazie! e poi, che cosa strana. hai ragione tu, nell'indice non c'è. ma allora mi chiedo cosa abbiano pubblicato su sale e pepe! bah, se riesco a scoprirlo te lo faccio sapere!
Sì dai, che sono curiosa. Se indaghi e scopri fammi sapere…:)
non ho scoperto ma ti ho mandato la foto della pagina di sale&pepe via e-mail. ah, scusa se commento una volta con blogger e una con wordpress, sono sempre io cmq!
bella questa tempura! vorrei provarla ma in casa non oso friggere.. quando ci ho provato l'odore è rimasto per giorni. inconvenienti di una cucina piccolina e senza finestra! 😀
Azz, cucina senza finestre? Di bagni senza finestre ce ne sono molti…Cucine non ne avevo mai sentite! Nel caso ti servirebbe una friggitrice allora!
il tuo fritto appare leggerissimo…ed è davvero splendido alla vista, con quei colori verdi rimasti intatti sotto la crosticina sottile.
la pastella, con quella quantità di acqua, non risulta molto liquida? tu scrivi "grumosa" perchè lasci la farina abbastanza separata dall'acqua?
grazie! ciao!
Sì, la pastella è piuttosto liquidona…deve rimanere grumosetta nel senso che devi mescolare poco senza curartyi di sciogliere bene la farina nell'acqua
Ciao Martina, mia mamma le faceva e mi ha insegnato che una volta tagliata la zucchina in quattro, prima di farne i “fiammiferi” vanno tagliati via i semi, con un taglio longitudinale, esattamente come si deve fare coi cetrioli. Poi vanno asciugate molto molto bene. Le zucchine migliori, diceva lei, sono quelle romanesche, chiare e costolute.