La zuppa imperiale è un piatto tipico della zona emiliana in particolare del bolognese e del ravennate, ma si trova anche nelle Marche, la mia regione di origine dove viene chiamata pasta reale. E' un primo piatto molto sostanzioso a base di uova, parmigiano reggiano, semola o semolino e poco burro. L'impasto che si ottiene mescolando questi ingredienti con l'aggiunta di poco sale, noce moscata e pepe, va steso su una teglia e cotto in forno finché la superficie risulta leggermente dorata.
Questa sorta di frittata al forno viene poi tagliata a cubetti di 1cm circa di lato e cotta in brodo di carne, meglio se di cappone. E' un piatto prettamente invernale, un comfort food che si usa mangiare specialmente nelle grandi occasioni e quindi a Natale, sebbene meno conosciuto dei tortellini e dei passatelli.
Proprio per la sua sostanziosità veniva inoltre servita ai pazienti in convalescenza e alle partorienti per un più rapido recupero.
Esistono diverse varianti di questo piatto. C'è chi al posto della semola usa farina di grano tenero 00 e chi aggiunge pezzetti di mortadella macinata all'impasto. Chi usa più e chi meno burro.
- Ingredienti -
(per 4 porzioni)
- 6 uova
- 120g di semola
- 120g di parmigiano reggiano stagionato 36 mesi
- 50g di burro
- 2 pizzichi di sale
- pepe macinato al momento (facoltativo)
- noce moscata secondo i gusti
- Procedimento -
preparare la zuppa imperiale è semplice. Gli ingredienti sono pochi e quindi è importante usarli di qualità. Preferite un parmigiano molto stagionato e saporito e delle uova bio o allevate all’aperto (codice 1).
Come prima cosa accendete il forno e portatelo a 180° funzione statica.
In una terrina rompete le uova intere, grandi e frullatele per un paio di minuti con un frullino; aggiungete quindi il parmigiano mescolate delicatamente per farlo amalgamare, poi unite la semola, il burro sciolto e mescolate nuovamente.
Unite i due pizzichi di sale, la noce moscata grattata al momento e il pepe macinato al mulinello.
Inumidite della carta forno e accartocciatela tra le mani in modo da renderla più morbida. Ricoprite una teglia con carta forno e poi versateci l’impasto della zuppa imperiale. Livellate e infornate per circa 30 minuti o finché la superficie risulterà dorata.
Sfornate e rovesciate la zuppa imperiale su un piano di lavoro. in modo che la parte con la carta forno risulti in alto. Rimuovete la carta forno, lasciate intiepidire, poi con un coltello da pane ritagliate delle striscioline di 1cm di larghezza che poi taglierete perpendicolarmente per ottenete dei cubetti di 1cm di lato.
La zuppa imperiale è pronta.
Come si cucina:
preparate un buon brodo di carne.
Il brodo deve sobbollire. A questo punto versate i cubetti di zuppa imperiale nel brodo, lasciate sobbollire per 1 minuto, poi spegnete il fuoco, lasciate riposare 3 o 4 minuti e servite.
28 commenti sul post:
“Zuppa imperiale (o pasta reale)”
Oddio, che meraviglia! Ma si conserva? Oppure si fa e si mangia? (Ho tutto, brodo in freezer, uova del contadino, parmigiano 40 mesi, semolino, fame da orbi..)
Sì sì, puoi congelarla! La metti in un sacchetto da freezer e via…Poi la usi da congelata come si fa per i tortellini. Secondo me va bene anche per Gaia!
Gaia non mangia uova. 🙁 Però magari così la frego, le dico che è pastina…
Esatto! Non credo identifichi la presenza delle uova..:)
Che ricordi! La mangiavo sempre quando venivo a Bo da bambino a trovare gli zii! TOP!
Ah sì?? Buona vero? E’ proprio confortevole!
Non conoscevo questo tipo di minestra mi ha insegnato una mia amica che è delle marche, lei mi ha insegnato a farla colorata…gialla semplice….verde ci metti gli spinaci frullati….rossa aggiungi un pochino la passata di pomodoro. ..una volta fatta a dadini tutti i colori li unisci, carinissima colorata è un piatto chri piace tantissimo
Ciao Rosa, sì è un piatto che è tipico sia Emiliano che Marchigiano…Nelle marche la chiamiamo pasta reale, mentre in Emilia la chiamano Zuppa imperiale…Sì, conosco anche la versioen colorata ed è molto scenografica..:Si potrebbe farla anche di un rosso violaceo aggiungendo un po’ di barbabietola
Mi sa che me la faccio portare da mia mamma la prossima settimana che viene su per la prima garetta di nuoto del mio nanerottolo
🙂 Perfetta per il dopo gara del nanerottolo!
Ho visto qualche volta in qualche libro questo tipo di zuppa e mi piaceva l’idea. Ecco tu sei stata bravissima a preparala !
🙂
Devi sapere che da buona marchigiana quale sono io sono un’amante smisurata della pasta reale!!ne ho una versione sul blog..foto da accapponare la pelle ma divina la ricetta!x me niente burro ne fatina… x farla colorata aggiungo verdure cotte e carote e pomodori. Una delizia. Io conosco due tipi di cottura..questa al forno e l’altra al sacco..avvolta in in panno di cotone ben pulito e senza odore di detersivi nel brodo di carne..che voglia mi hai messo.. La tua versione straordinaria.
Io invece da bambina non la amavo, mentre piace un sacco a mia madre. Ora ho voluto provare a farla e in effetti mi è piaciuta parecchio! Della cottura nello strofinaccio e mo di salme mi diceva una ragazza sulla pagina fb! Vado a vedere la tua!
per favore come devo fare x avere la ricetta senza burro ne farina? grazie barbara
E’ una ricetta che prevede imprescindibilmente la farina. Al limite il burro può essere sostituito da un altro grasso, magari animale, ma la farina no. E’ come chiedere di fare il pane senza la farina!
cosa metti al posto del burro?
Potrei andarci a ruota. Non la conoscevo ma già la adoro.
Se non la conosci provala. Vedrai che ti piacerà!
Non conoscevo questo piatto, lo voglio provare al più presto!
Sì, è molto buono e si prepara facilmente…:)
Buono grazie avevo perso la ricetta e mi hai risparmiato di cercarla. Buona fine settimana.
Grazie a te di esser passata!
ciao Martina, bella ricetta complimenti, vorrei prepararla per i miei bimbi, ho solo un dubbio quando parli di semola ti riferisci alla farina oppure al semolino?grazie in anticipo per la tua risposta
Ciao Oriana, per quello che ne so io semola di grano duro e semolino sono la stessa cosa, Comunque puoi usare l’uno o l’altro indifferentemente. Fammi sapere se ti è piaciuta!
E il burro? Quando lo metti?
Scusami, mi era sfuggito nel procedimento…Ora l’ho indicato. Grazie di avermelo segnalato
Penso che sia quella che in Abruzzo si chiama pizza santé. Sono anni che ne cercavo la ricetta, per recuperare questo sapore tipicamente natalizio della mia infanzia. Ci proverò di certo :)!