Chiudi questo messaggioPer offrirti la migliore esperienza utente possibile questo sito utilizza cookies per memorizzare le tue preferenze e per monitorare il funzionamento del sito.
Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookies Policy.

Japanese cheesecake o cotton cheesecake

Di: 86 commenti 86 Difficoltà: media
Japanese cheesecake o cotton cheesecake

La japanese cheesecake (anche detta cotton cheesecake, probabilmente per la sua morbidezza che ricorda un batuffolo di cotone) è la versione giapponese dell'omonima torta americana, sebbene sia abbastanza diversa per consistenza. La versione giapponese infatti è speciale quanto a consistenza perché riesce ad avere la struttura di una torta, ma con l'avvolgenza e la voluttuosità di una crema: diciamo che è una sorta di dolce al cucchiaio con la solidità di una torta ed ha una consistenza tutta sua che lascia piacevolmente interdetti, una struttura eterea e fluffosa, che ricorda forse un soufflé. Il sapore è molto meno deciso della cugina americana, meno stomachevole.

Non è un dolce tradizionale giapponese, ma attualmente viene servito in molti ristoranti perlopiù senza condimenti, perchè se ne assapori la delicatezza.
Ho provato più ricette di questa torta, ma con risultati scadenti. Non è semplicissima da realizzare senza le dovute accortezze, ma con i miei tips and tricks il risultato sarà garantito. Da provare almeno una volta nella volta nella vita.

La ricetta originale vien da qui.

Note sulla ricetta,  tips & tricks:

– le uova, il burro e il formaggio spalmabile devono essere a temperatura ambiente, quindi tirateli fuori dal frigo in anticipo (almeno 1 o 2 ore prima). Il burro e il formaggio spalmabile devono avere una consistenza spalmabile: se al momento di utilizzarle dovessero essere ancora troppo solidi, scaldateli per 20 secondi al microonde.

I tuorli si separano meglio dagli albumi quando sono fredde, ma gli albumi montano meglio a temperatura ambiente o addirittura se scaldati a 40°, quindi potreste tirare fuori le uova dal frigo, dividerle e poi lasciarle a temperatura ambiente fino al momento dell’utilizzo (coprendole con della pellicola).

 

– le dosi per questa torta sono per uno stampo da 20cm di diametro di quelli che si aprono a cerniera e circa 7cm di altezza, ma in ogni caso è meglio foderare la circonferenza della torta con della carta forno alta 5 cm più dello stampo (non di più altrimenti la torta faticherà a dorarsi in superficie), in modo da sostenere la crescità della torta quando lieviterò in forno

 

– il bagnomaria è essenziale per la riuscita della torta, dal momento che deve cuocere 1 ora abbondante e si seccherebbe. Il bagnomaria infatti aiuta a mantenere la temperatura costante e la consistenza soffice e umida.

 

– aggiungete i bianchi montati al resto dell’impasto mescolando con delicatezza ma con decisione per non smontarli.

 

– la cottura varia a seconda del forno, quidni dopo 1 ora di cottura testate la consistenza della torta infilando uno stecchino al centro della stessa e verificando che esca pulito. Questa torta non si rovina se cotta più a lungo, quindi prolungatene la cottura se necessario finché la superficie risulterà ben dorata. A seconda del forno potrebbe anche volerci 1 e 1/2 ora.

 

– se la torta si crepa in superficie vuol dire che la temperatura di cottura era troppo alta. Prendetene nota e la volta successiva cuocete a una temperatura più bassa. Ad ogni modo se anche la superficie si crepa, nel raffreddarsi dovrebbe ricomporsi abbassandosi un po’.

 

– questa torta raffreddandosi si restringe e si abbassa un po’, circa 1cm – 1  1/2cm, quindi non disperate quando succederà: è assolutamente normale! Lasciar raffreddare la torta in forno con lo sportello aperto una volta cotta serve proprio a limitare questo fenomeno.

 

– fate riposare la torta in frigo per minimo 4 ore prima di mangiarla. Il freddo solidifica il formaggio cremoso e migliora il sapore e la struttura del dolce.

 

 

Ingredienti:

 

225g di formaggio spalmabile

120g di latte intero o parzialmente scremato

5 uova grandi

2g di cremor tartaro

50g di zucchero + 50g di zucchero

1 cucchiaio di succo di limone

56g di burro

32g di farina

16g di amido di mais o Maizena

 

Prima di cominciare:

 

Per prima cosa portate il forno a 150-155° funzione statico e versate dell’acqua calda in una teglia dai bordi alti, tipo rostiera, in modo che arrivi circa a metà altezza.

 

Coprite il fondo e il lati dello stampo con 3 o 4 fogli di carta argentata in modo da proteggerlo dall’acqua del bagnomaria.

Ritagliate un cerchio di carta forno del diametro interno dello stampo e poi una striscia di lunghezza di poco superiore alla sua circonferenza. Scaldate una noce di burro e con un pennello spennellate tutto l’interno dello stampo: questo vi aiuterà a  far aderire la carta forno sul fondo e sui lati. posizionate quindi il cerchio di carta sul fondo e poi la striscia sui lati in mod che copra le pareti e fuoriesca in altezza.

Japanese cheesecake o cotton cheesecake

 

Preparazione della Japanese cheesecake:

 

Dividete i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi per 30 sec. a velocità minima, poi altri 30 secondi a velocità medio bassa.

unite il cremor tartaro e montate aumentando la velocità a medioalta; mentre gli albumi montano unite 50 di zucchero a pioggia continuando a montare finché saranno sodi e sollevandone un po’ con un cucchiaio formeranno una sorta di becco sullo stesso senza colare. Non esagerate però nel montare altrimenti poi faticherete ad unire gli albumi al resto del dolce.

 

In una casseruola montate il formaggio cremoso con il latte per circa 2 o 3 minuti finchè otterrete una crema liscia e omogenea. Aggiungete ora il burro (mi raccomando che sia a temp. ambiente e di consistenza spalmabile, i restanti 50g di zucchero, il succo di limone e montate ancora  a velocità bassa finché si saranno incorporati bene.

A questo punto unite la farina e la maizena setacciate, mescolate bene e poi aggiungete i tuorli; montate ancora sempre a bassa velocità, poi filtrate il tutto attraverso un colino in modo da rompere le bolle d’aria più grandi.

 

Unite 1/3 degli albumi montati e incorporateli mescolando delicatamente ma con decisione con una spatola dal basso verso l’alto per non smontarli. Unite ancora 1/3 degli albumi e infine l’ultimo terzo.

versate ora l’impasto nello stampo foderato di carta forno e poi sbattetelo delicatamente sul piano di lavoro per far scoppiare eventuali bolle di aria e ottenere una struttura compatta e uniforme.

 

Cottura della Japanese cheesecake:

 

immergete lo stampo con le pareti ben foderate di carta argentata nella teglia con l’acqua. Cuocete per circa 1 ora e 10 minuti, ma dopo 1 ora fate la prova stecchino e verificate la cottura. La superficie dovrà risultare ben dorata.

Una volta cotta, spegnete il forno, lasciate lo sportello socchiuso e lasciate raffreddare la torta all’interno per 1 ora, dopodiché aprite la cerniera dello stampo e rimuovete la parte laterale; rimuovete anche la carta forno, poi capovolgete la torta su un piatto, togliete la carta forno anche dal fondo e capovolgetela di nuovo.

Fate raffreddare in frigo per minimo 4 ore.

 

 Altre ricette giapponesi:

Kasutera cake

Dorayaki

Hokkaido milk bread

Japanese cheesecake o cotton cheesecake

- Suggerimenti -

Per evitare che l'acqua penetri attraverso la carta stagnola potrebbe essere utile interporre della carta forno tra lo stampo e la carta argentata.

Volendo la torta si può aromatizzare con della vaniglia o con della buccia di limone e/o arancia.

- Valuta questa ricetta -

4.6/5 - (36 votes)
Japanese cheesecake o cotton cheesecake
4.56

4.56

5 36
00 unknow 00 unknown
86 commenti

86 commenti sul post:
“Japanese cheesecake o cotton cheesecake”

  • kivrin82 ha detto:

    Non sono un’amante della versione americana, ma questa da come la descrivi mi sembra molto meglio!

    1. Martina Toppi ha detto:

      Sì, è molto diversa, molto meno dolce, sapore molto più delicato, meno grassa al palato….:)

  • Natascia ha detto:

    Ho visto questa torta nel web e non discuto sul sapore ma di aspetto è sempre stata proprio bruttina.
    Tu invece sei riuscita anche a farla bellissima.
    Mi stampo la ricetta. Buona giornata Martina.

    1. Martina Toppi ha detto:

      con le accortezze giuste viene anche bella! 🙂

  • vaty ha detto:

    sai che è da un pò che la vorrei fare?
    grazie martina! (e complimenti per le foto stupende!!)

    1. Martina Toppi ha detto:

      Grazie Vaty!!! Se la provi fammi sapere

  • IL CIRCOLO DELLE SIGNORE ha detto:

    GRAZIE! STAVO PROPRIO CERCANDO LA RICETTA!!

    1. Martina Toppi ha detto:

      Sì vede che me l’hai comunicato telepaticamente…::)

  • elena ha detto:

    Posso sostituire il cremor tartaro?se si, con che cosa?

    1. Martina Toppi ha detto:

      Prova con il lievito chimico per dolci

  • Andreea ha detto:

    Questo dolce ha un aspetto super invitante, infatti l’avevo visto qualche giorno fa in giro per i blog e lo segnato subito, perché come dici tu, almeno una volta nella vita bisogna provarlo ed io lo voglio provare, ma chi sa quando ! Intanto godo anche il tuo !

    1. Martina Toppi ha detto:

      Se lo provi mi dirai se ti è piaciuto

  • alessiamassari ha detto:

    Ti è piaciuta l’idea dei “Tips&Tricks” 🙂
    Mi fa piacere!
    Alessia – Myiummy

    1. Martina Toppi ha detto:

      Ciao Alessia, non conoscevo il tuo blog! Vedo ora che tu la usi la dicitura in tutti i post, ma non l’ho presa da te. La uso da quando ho aperto il blog, ma solo in alcuni post, quando ho delle dritte da dare perché è un’espressione carina e simpatica. Carina l’idea di metterla in ogni post per dare delle info in più….:)

  • Sara ha detto:

    Fatta ieri… ancora da assaggiare. L’unico problema è che nonostante la carta stagnola mi è entrata acqua nello stampo quindi quando l’ho messa in frigo risultava bagnata sul fondo. Vedremo all’assaggio. Poi va conservata sempre in frigo?

    1. Sara ha detto:

      Assaggiata! Nonostante l’umidità alla base è buonissima. Al posto del limone ho usato estratto di vaniglia e il risultato è ottimo. Grazie per la ricetta e gli ottimi consigli…

      1. Martina Toppi ha detto:

        Allora, io la sto tenendo fuori frigo dentro un sacchetto alimentare e si sta conservando coem se fosse appena fatta. Il limone non credo serva per il sapore, ma abbia un ruolo nella lievitazione. per esempio il bicarbonato funge da lievito solo se unito all’acido citrico e probabilmente anche in questa ricetta aveva questo ruolo in unione al cremor tartaro, però se è venuta bene lo stesso direi che è andata bene. Buona l’idea comuqnue di mettere un aroma. Quanto all’acqua in effetti anche io ne ho trovata un po’ che non ha pregiudicato niente e mi sono chiesta se era l’acqua del bagnomaria o magari invece il vapore che si è formato…Boh…omuqnue la prossima volta magari metterò più carta. Forse è il caso di mettere anche della carta forno tra lo stampo e la carta argentata.

        Grazie di aver provato al torta!

    2. Giusi saponaro ha detto:

      Conservataaaa??? Quando la assaggerai non riuscirai a farne più a meno, crea dipendenzaho un amico di Osaka che me l ha portata proprio l altro giorno e madonna santa quanto é slurposa ecco perché sto cercando la ricetta comunque il formaggio da loro usato pare che non si trovi qui in Italia ma proverò ugualmente a farla

      1. Martina ha detto:

        Eh sì, è buona! Se la provi fammi sapere!

  • Simonetta ha detto:

    Ciao Martina, questa torta l’ho mangiata in un ristorante, fatta dalla moglie americana del proprietario, che tutte le volte, nonostante io abbia cercato di carpire ingredienti e procedimenti, mi diceva che era un segreto. Finalmente trovo la ricetta e presto la proverò. In questo ristorante la aromatizzano con buccia d’arancia e secondo me pochissimo aroma fior d’arancio. Sicuramente una delle torte più buone e particolari che ho mangiato. Grazie per aver condiviso la ricetta!

    1. Martina Toppi ha detto:

      Beh, in effetti secondo me non è male provare a variare gli aromi e arancia e fiori d’arancio (anche se ne metterei proprio pochino perché altrimenti sa di saponetta) mi sembra un’dea ottima!

  • Daniele Deledda ha detto:

    Spiegazioni davvero ottime e precise.

    1. Martina Toppi ha detto:

      Grazie!

  • Giovanna ha detto:

    La mia torta è talmente cresciuta da uscire completamente fuori dalla stampo di h 10 cm. La riproverò ma con uno stampo dal diametro più grande dei 20 cm indicati dalla ricetta.

    1. Martina Toppi ha detto:

      Addirittura? Ma non avevi messo la carta forno per innalzare l’altezza delo stampo? E sei sicura che lo stampo fosse proprio 20cm? Non è che magari è uno o due cm più stretto? Perché nel caso farebbe molta differenza. Mi dispiace dell’inconveniente, ma quella che vedi in foto è la torta che ho fatto e l’ho fatta proprio nello stampo da 20.

      1. Giovanna ha detto:

        Si sono sicura che la tortiera è da 20 cm di diametro , è scritto sul fondo , la carta da forno fuoriusciva dallo stompo di circa 3 cm + 10 cm che è l’ altezza dello stesso stampo totale 13 cm e la mia torta è andata oltre 🙂
        E dopo la cottura è scesa moltissimo ! Dove sarà l ‘ errore ?
        …..il sapore però è eccellente io ho aggiunto scorza di limone biologico e bacca di vaniglia .

        1. Martina Toppi ha detto:

          Ciao Giovanna, non me lo spiego…E’ davvero una crescita fuori dall’ordinario!

  • Clab ha detto:

    Ciao Martina!
    Ho provato ieri a farla, x la prima volta. Risultato scadente ma buon sapore.
    Purtroppo non ho seguito la tua ricetta, che vedo solo ora!
    Ora ero sul web in cerca di ricette e consigli per cercare di capire dove ho sbagliato. Voglio rifarla e riuscire! Seguirò tutti i tuoi consigli.
    La mia torta è venuta molto bassa e compatta, stile che es cake. Stesse tue dosi circa, ma ho usato una tortiera diametro 26 cm (non ne ho una da 20) e poi la ricetta che ho seguito non prevedeva il succo di limone. Forse x quello non è lievitata. In più non ho voluto usare la tortiera a cerniera per paura che entrasse acqua; quindi ho usato lo staccante spray sulla tortiera antiaderente, il risultato: torta appiccicata al fondo e si è rotta x estrarla.
    Un buonissimo disastro insomma!

    Martina vorrei rifarla e poi utilizzarla come base per una torta di compleanno decorata (stile cake design, rivestita con pasta di zucchero), al posto del classico pane di Spagna bagnato.
    Pensi si presti?
    E secondo te si può tagliare a metà e farcire, magari con una chantilly o crema pasticciera?
    Volendo riutilizzare la tortiera da 26 cm, consigli di aumentare le dosi in proporzione?
    Grazie

    1. Martina Toppi ha detto:

      Ciao Claudia,
      non penso che questo tipo di torta sia indicata per una torta in stile cake design. E’ troppo soffice ed umida e credo faresti un disastro. Non la vedo neanche molto adatta per essere tagliata a metà e farcita, ma potresti provare. Se usi la tortiera da 26, sì ti consiglio di aumentare le dosi, perchè la caratteristica di questa torta è di esser alta e se la fai in una tortiera più larga e bassa si cuoce prima e non viene come dovrebbe

  • Romina ha detto:

    Buongiorno Martina.
    ti ringrazio per la tua ricetta…sono reduce da innumerevoli tentativi con altre ricette, mai andati a buon fine.
    Proverò di sicuro la tua versione tenendo conto, soprattutto dei tuoi tips&tricks.
    Ho assaggiato la torta originale in Giappone e vorrei proprio risentire il suo sapore e la sua consistenza.
    Secondo te, può funzionare se la carta stagnola, per isolare la torta dall’acqua, fosse all’esterno della teglia?
    Ti farò sapere di sicuro.
    Romina

    1. Martina Toppi ha detto:

      Ciao Romina, la carta argentata deve stare all’esterno della teglia. E’ la carta forno che deve ricoprire i lati e il fondo dello stampo all’interno. La teglia poi va rivestita di carta argentata all’esterno. Spero che con questa ricetta riuscirai nell’impresa. Fammi sapere!

      1. Romina ha detto:

        Ciao Martina!
        Ho provato la ricetta…quest’ultimo è stato sicuramente il mio tentativo dall’esito migliore, per cui ti ringrazio moltissimo.
        Però, non ci siamo ancora!
        Non sono riuscita ad isolare bene la teglia, quindi la torta ha assorbito molta acqua alla base…e poi si è sgonfiata…più di quanto tu abbia indicato…si è ridotta alla metà della sua altezza originale.
        Devo capire dove sbaglio.
        Le dosi indicate di farina e amido, 32 e 16, gr possono essere aumentate?
        Consigli la farina 0 o 00?
        Grazie mille!!

        1. Martina Toppi ha detto:

          No, non modificare gli ingredienti…Riprova magari cuocendo un po’ più a lungo e trovando il modo di isolare meglio la teglia. Prova ad arrivare più in alto con la carta stagnola, a farla aderire bene bene e magari metti l’acqua un po’ più bassa in modo che se anche dovesse bollire non si solleverà tanto da entrare nella carta argentata. Per la cottura, magari dopo aver cotto per il tempo inidicato, prolunga un po’ la cottura magari abbassando un po’ la temperatura se vedi che si colorisce troppo. Se si è abbassata evidentemente non era solida a sufficienza per sorreggere il peso della parte alta, magari perchè non era cotta bene bene. Se riprovi fammi sapere

  • Celeste Menegotti ha detto:

    Ciao vorrei provare a farla ma non ho idea di che formaggio usare..cosa mi consigli?

    1. Martina ha detto:

      puoi usare philadelphia oppure robiola

  • mikychan84 ha detto:

    grazie per la ricetta! Questo tipo di torte stile pan di spagna sono sempre “rischiose”… invece seguendo la tua ricetta è venuta benissimo al primo tentativo! Al più presto proverò anche la tua kasutera per vedere se migliora ulteriormente la mia ricetta! <3
    Grazie ancora!

    1. Martina ha detto:

      Mi fa un gran piacere sapere che ti è riuscita al primo colpo!!! Se la provi fammi sapere!

  • Andrea ha detto:

    Avete rubato la torta a Mis

    1. Martina ha detto:

      cosa???

  • Adelasia ha detto:

    Questa torta è stata un’autentica scoperta ed è stato amore a prima vista!! La ricetta la trovo perfetta e curatissima nei dettagli.La preparazione potrebbe risultare noiosa, ma non importa,i particolari dono importanti.Martina, ho letto e visto altre ricette, trovandole alquanto approssimative, ma la tua non la mollo più!! Complimenti!!!!

    1. Martina ha detto:

      Ciao Adelasia, mi fa davvero tanto piacere..:Anche io avevo provato altre ricette e la torta era venuta male. Sono contenta che ti sia riuscita….Grazie di averla provata!

  • Giovanni ha detto:

    Ciao! Ho provato a realizzare questa torta…purtroppo però è entrata acqua nello stampo e ho fatto una frittata :(.
    Può darmi qualche altro dettaglio sulla bagnomaria? Lo stampo va appoggiato sulla teglia asciutta e poi viene aggiunta l’acqua, o la teglia deve galleggiare sull’acqua? Credo la prima :D…!

    1. Martina ha detto:

      Ciao Giovanni, sì, prima inserisci la teglia e poi aggiungi l’acqua, altrimenti quando affondi la torta nell’acqua secondo me entra nello stampo. Per evitare che entri l’acqua cerca di mettere più strati di alluminio e falli belli alti, poi magari metti un po’ meno acqua in modo che se arriva a bollore con le bolle non rischi di entrare. Magari potresti anche provare a tenere fermo l’alluminio alla teglia con uno spago. In questo modo aderisce bene

      1. Giovanni ha detto:

        Cosa potrei usare come spago e che sia sicuro non prenda fuoco o altro :D? Grazie per in consigli :3…!

        1. Martina ha detto:

          Ciao Giovanni…Usa spago comune e se vuoi stare tranquillo magari tienilo in ammollo un po’. Comunque senza combustione lo spago non può prendere fuoco nel forno.

      2. Ciao Martina! intanto grazie per questa deliziosa ricetta. Ho un dubbio: nel procedimento dici per prima cosa di inserire la teglia nel forno e riempirla d’acqua…e poi di mettere lo stampo con l’impasto. Qui invece mi pare di capire che suggerisci di mettere prima lo stampo e poi versare l’acqua. Puoi chiarirmi questo passaggio? grazie 🙂

        1. Martina ha detto:

          Sì, inserisci lo stampo nella teglia e poi versi l’acqua in modo che arrivi più o meno a metà dell’altezza dello stampo con il dolce, anche un po’ meno. Se fai l’inverso secondo me è peggio perchè devi affondare lo stampo nell’acqua e secondo me entra nella carta stagnola

          1. Aida Mazzeo ha detto:

            Ciao. non capisco un passaggio…Lo stampo però poi non resta nel forno acceso,vero? Una volta prese le “misure” dell’acqua lo tiro fuori e lo rimetto pieno dell’impasto per cuocere la torta,no? La temperatura del forno resta 150/155 gradi statico per tutta la cottura? Grazie mille!

            1. Martina ha detto:

              Ciao, allora tu metti lo stampo già con l’impasto dentro e la stagnola attorno dentro una teglia dai bordi alti e a quel punto versi l’acqua e inforni. Oppure metti lo stampo nell’acqua e poi ci versi l’impasto, è la stessa cosa. Quanto alla temperatura, sì, rimane fissa tutto il tempo

  • Manuela ha detto:

    Ciao, posso sostituire l’olio di semi al burro? In che quantitá? Grazie

    1. Martina ha detto:

      Solitamente non ci sono problemi a sostituire il burro con l’olio nei dolci, ma in questo caso onestamente non saprei. E’ un dolce delicato e rischi che ti venga male; però se te la senti fai una prova

  • Andrea ha detto:

    se la volessi fare in uno stampo da 24 cm di diametro (ho solo quello) di quanto dovrei aumentare le dosi ? Grazie 🙂

    1. Martina ha detto:

      Ciao, dovresti moltiplicare tutti gli ingredienti per 1,44

      1. ALFREDO ha detto:

        ??? scusa Martina, perchè 1,44?

        1. Martina ha detto:

          ho calcolato il volume di entrambi gli stampi, diviso il maggiore per il minore e ho ottenuto questo fattore di moltiplicazione che ti darà la dose in proporzione per lo stampo da 24

          1. ALFREDO ha detto:

            Grazie Martina…per curiosità come hai trovato i volumi delle due teglie?

            1. Martina ha detto:

              me li sono calcolati. Il volume del cilindro (che la teglia è un cilindro in fin dei conti) si calcola raggio x raggio x 3.14 x altezza (che io calcolo di 5m).

  • Katy ha detto:

    Ciao Martina, ero così entusiasta di provare questa torta meravigliosa , ma è stata un vero e proprio fallimento, durante il procedimento al momento di filtrare il composto, mi rimanevano i grumi nel colino, allora gli ho rimescolati ma sempre con lo stesso risultato. Ho usato lo stampo per la chiffon cake, magari non andava bene! Dopo circa un’ora oltre ad essersi spaccata ho notato che non è neanche cresciuta più di tanto, ho inserito lo stecchino e risultando pulito ho tolto la torta dal forno e mi sono demoralizzata, aiutooooo

    1. Martina ha detto:

      Ciao Katy, mi dispiace…Non ti devi demoralizzare..:Questa non è la più semplice delle torte..Anche io avevo provato altre ricette x ben due volte e nonostante le avessi seguite bene erano uscite liquide e si erano sgonfiate.
      Nel tuo caso probabilmente non hai montato a sufficienza il composto con le uova da un lato e forse hai montato troppo gli albumi dall’altro e sono diventati troppo consistenti al punto che poi quando li unisci al resto del composto rimangono grumosi ed è difficile incorporarli in maniera omogenea. In questi casi bisogna usare una frusta per fare in modo che si amalgamino bene.

      Vedrai che riprovando la seconda volta non commetterai più gli errori che hai fatto stavolta e ti verrà bene

  • Katy ha detto:

    Grazie Martina per la tua risposta veloce, secondo te posso usare Philadelphia e ricotta insieme?

    1. Martina ha detto:

      Non so se la ricotta che è un po’ grumosa possa dar problemi ma se la setaccia bene su un colino puoi fare la prova

  • monica ha detto:

    Purtroppo ho visto solo ora la tua ricetta, Volevo fare questa torta e l’ho tirata fuori 20 minuti fa… Ma é stato un disastro completo… La torta era praticamente inzuppata, lo stampo pieno d’acqua ma l’ho foderato all’esterno con più strati di carta stagnola… Non so come potrei rimediarla…

    1. Martina ha detto:

      Ciao Monica, mi dispiace! Purtroppo mi sa tanto che non la recuperi. Riprova. Anche io all’inizio ne ho buttate due. Poi ho trovato la ricetta affidabile

    2. giovanni ha detto:

      Mi permetto di dire che l’ho fatta più di una volta, sempre buonissima. Preciso che il bagnomaria l’ho fatto non con stagnola ma con due teglie in vetro, una dentro l’altra. Quella interna foderata con cartaforno e quella esterna con acqua.
      Torta davvero speciale, da provare !

      1. Martina ha detto:

        Grazie del contributo Giovanni!

  • Francesca Tedesco ha detto:

    E se uso lo stampo della chiffon cake?

    1. Martina ha detto:

      Mmh, no, non lo vedo indicato…Ha il buco in mezzo e per sformarla diventerebbe un casino…Dovresti passare un coltello attorno al buco e rischi di sgonfiare tutto.

      P.s perchè non ti iscrivi ai commenti cliccando sulle iconcine che trovi sopra al box dei commenti, così comparirà l’immagine del tuo profilo? Mi piacerebbe così so con chi parlo. Vedi tu, puoi iscriverti con facebook, con google+ mi pare e altro

  • Giuseppina ha detto:

    A me non è venuta molto alta mi sai dire perché invece l’ho fatto sabato ed era più alta può incidere la teglia del bagnomaria?

    1. Martina ha detto:

      Secondo me più che la teglia può incidere la lavorazione. Possibile che magari l’hai smontato un po’ o l’hai montato peggio che la volta precedente?
      Purtroppo non essendo stata presente mentre lo facevi non posso sapere quale sia stato il problema. Ma non è proprio cresciuta o si è abbassata una volta spento il forno? In questo secondo caso ti direi che non era cotta a sufficienza. Fammi sapere

  • Stefania Milani ha detto:

    Ciao Martina..ho provato a farlo ben due volte, questa settimana…risultato: la prima volta è entrata acqua nello stampo e, questa sera, probabilmente non l’ho cotta a sufficienza….Era cresciuta moltissimo, tanto che lo stecchino vi si perdeva dentro…non l’ho fatta nella teglia con cerniera ma in una casseruola di circa 24 cm. rivestita con carta da forno…Questo tegame non ha il doppio fondo ed infatti è cresciuta bene…. ma quando si lascia nel forno finchè non è freddata, deve restare immersa nell’acqua? Comunque l’ho cotta per un’ora e dieci minuti ma non è stato sufficiente…dovevo lasciarla di più….Infatti, rovesciandola, il fondo era poco cotto…Mi sono fidata del profumo ma penso di dover abbassare il forno e lasciarla molto di più…il sopra è cotto bene ed è ottima…Non desisto e la rifarò la prossima settimana….Quando ho messo il liquido nello stampo, era ben amalgamata e cremosa….ero sicura di aver fatto tutto bene anche se volutamente, non l’ho colata e l’interno è risultato ben unito e senza bolle….tu, hai qualche consiglio da darmi?

    1. Martina ha detto:

      Ciao Stefania,
      mi dispiace tanto per le torte! Anche io la prima volta la feci con un’altra ricetta per ben due volte e non mi riuscì. Non è una torta semplice soprattutto per la cottura. Purtroppo ogni forno cuoce in maniera diversa e bisogna un po’ imparare a tarare la ricetta per il proprio forno.

      Visto che il problema è stato che la torta non era sufficientemente cotta sotto, magari prova a metterla su un ripiano basso invece che al centro del forno. Ora che sai che 1 ora e 10 sono poche per il tuo forno, magari la prossima volta cuoci più a lungo (può volerci fino a 1 ora e mezza). Per la questione del lasciarla in forno a raffreddare direi che se riesci a tirarla fuori dal bagno maria senza però far uscire la torta dal forno sarebbe l’ideale.

  • sara ha detto:

    ciao, grazie mille per la ricetta! ho scoperto questa torta su un blog giapponese, ma non sono mai riuscita a trovare una ricetta ben dettagliata, invece la tua è perfetta, spiegata passo per passo! ho provato a farla e al primo tentativo mi è riuscita alta e sofficissima (sopratutto buonissima). potresti per favore dirmi se questa torta è senza glutine? se non lo è, quali ingredienti devo sostituire e con cosa è meglio sostituirli per non variare il sapore?

    1. Martina ha detto:

      Ciao Sara,
      mi fa piacere che ti sia subito riuscita! Quanto al senza glutine, no, non è senza glutine perchè ha quella piccola quantità di farina (32g) che potresti sostituire con altrettando amido di mais o fecola di patate per renderla gluten free.

  • Ciao… ho annotato un trucco (la stagnola prima della carta forno, non ci avevo mica pensato), ma ve ne lascio uno 😉

    Quando separate le uova, provate a eliminare la sottilissima pellicola che tiene compatto il tuorlo dell’uovo, così non si sentirà quell’odore e gusto “frittatoso” tipico dei dolci a bagnomaria 😉

    1. Martina ha detto:

      Grazie della dritta! Proverò!

  • Valentino ha detto:

    Ciao Martina
    Complimenti per la tua spiegazione.
    Non vedo l’ora di provarla anche io, ma sono indeciso sul formaggio spalmabile da usare, quale mi consigli ?
    Grazie ciaoo

    1. Martina ha detto:

      Ciao Valentino, io ho usato il philadelphia, ma puoi usare robiola o mascarpone se preferisci

  • carla ha detto:

    Ciao, allora noi l’abbiamo provata sostituendo 3 uova grandi con 4 medie (e facendo le proporzioni con gli altri ingredienti). Però il mio compagno si è dimenticato dei tuorlii! Quindi di fatto è stata fatta solo con gli albumi. Beh, è venuta buona! Non ho mai assaggiato la versione originale, era la prima volta che la facevamo, comunque il sapore è ottimo. Non so, provate anche voi…

    1. Martina ha detto:

      Se è venuta buona solo con albumi penso che ti piacerà ancora di più nella versione con tuorli che sono la parte saporita dell’uovo! Comunque la tua potrebbe essere considerata un’alternativa dietetica 😉

  • Vicky ha detto:

    Ricetta fantastica!
    L’ho provata già una volta è riuscita perfetta. Mi è stata chiesta per una festa, ma ci sono anche persone intolleranti al lattosio. Usando latte e formaggio spalmabile senza lattosio ho paura che il sapore cambi o che non venga…che mi consigli?

    1. Martina ha detto:

      Io li userei senza problemi. Il lattosio è un enzima, toglierlo non incide sul sapore. 🙂

  • Claudio Pribetti ha detto:

    Grazie, ricetta ottima! Ho provato l’originale ad Osaka e questa è ancora meglio ( almeno per il mio gusto personale).
    L’unico problema arriva quando incorporo i tuorli, l’impasto ridiventa liquido, per fortuna lo recupero con gli albumi… Avresti qualche consiglio a riguardo?
    Grazie e complimenti per il blog!

    1. Martina ha detto:

      Ciao Claudio, mi fa un gran piacere sentire che è così buona da essere anche meglio dell’originale!In effetti la ricetta viene da un sito orientale. Il fatto che i tuorli rendano liquido l’impasto influisce poi sul risultato finale? Se non influisce non me ne preoccuperei. Se invece influisce, allora prova a inserire i tuorli molto lentamente e magari a mano invece che con le fruste. Prova e fammi sapere se hai risolto il problema. 🙂

  • Orly ha detto:

    Ciao. Ho provato questa ricetta https://www.youtube.com/watch?v=IlQgKbdTtYE ma la torta non è gonfiata e si è seduta, pur avendo io seguito le indicazioni di cottura al centesimo di secondo e millesimo di grado. L’ho seguita alla lettera. Il sapore era ottimo e anche la consistenza, benché seduta, molto interessante. Ma non era bella alta come dovrebbe e certamente anche la consistenza di quella alta è migliore. Ho poi trovato la tua ricetta che non ho provato. Immagino che seguendo la tua tutto funzioni. MI chiedo però dove stia la differenza…Nell’aggiunta di cremor tartaro e succo di limone forse? Tu che dici? Grazie

  • Orly ha detto:

    Ciao, ho provato la tua ricetta: PERFETTA! Grazie. Blog molto bello e con ricette serie e di perfetta riuscita! Complimenti

    1. Martina ha detto:

      Ciao Orly, mi fa un gran piacere che ti sia riuscita bene a differenza di quella che avevi seguito la volta precedente!

Lasciami un commento :)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.