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Yorkshire pudding con roast beef e crema pasticcera salata

Di: 16 commenti 16 Difficoltà: media
yorkshire pudding

Questa ricetta l'ho vista per la prima in un video di Jamie Oliver ed è stato un colpo di fulmine; si perchè gli Yorkshire pudding, molto simili ai popover, sono una di quelle ricette che io definisco "magiche", quelle che hanno una preparazione insolita, particolare, divertente.
Gli Yorkshire pudding appartengono alla tradizione britannica, forse uno dei pochi piatti anglosassoni che io possa dire mi piacciano molto. Sono una sorta di bignè che vengono cotti in stampi da muffin in cui prima si fa scaldare un grasso o un olio fino al punto di fumo. Più che un piatto in sé si accompagnano a dei piatti; generalmente gli Yorkshire pudding infatti vengono serviti quasi come fossero un companatico, assieme al roast beef, alle patate e alla salsa gravy, ma possono anche essere presentati come un antipastino se farciti; per farcirli potete sbizzarrirvi con la fantasia. Jamie Oliver li propone in una versione insolita con del salmone, una creme fraiche aromatizzata con succo di limone e radice di rafano (che io aborro!).
Io, volendo rispettare la tradizione anglosassone li ho serviti in porzione singola con del roast beef, qualche foglia di rucola e una crema pasticcera salata.

Sono davvero buonissimi e vederli crescere in forno - crescono davvero moltissimo! - è davvero bellissimo!

Yorkshire pudding (Ricetta Jamie Oliver)

Ingredienti:

per circa 9 Yorkshire pudding cotti nello stampo da muffin classico

 

2 uova free range (non importa la dimensione)
100ml di latte intero
100g di farina 00 debole per dolci
1 pizzico abbondante di sale

circa 9 cucchiai di olio di arachidi (o un olio con punto di fumo alto)
9 fette di roast beef
scaglie di parmigiano reggiano
foglie di rucola
pepe
olio extravergine di oliva

 

 

per la crema pasticcera salata*:

125ml di latte
8g di amido di mais
25g di parmigiano reggiano grattugiato finemente
1 tuorlo
noce moscata
1 pizzico di sale
10g di burro

 

*la ricetta è di Luca Montersino, ma io l’ho un po’ alleggerita eliminando la panna e diminuendo un po’ la quantità di tuorlo

 

Preparazione dello Yorkshire pudding mix:

in una terrina capiente, rompete due uova e poi sbattetele bene con una frusta. Aggiungete il latte e sbattete di nuovo. A questo punto unite il pizzico di sale e la farina setacciata. Mescolate molto accuratamente con la frusta; dovete rimuove qualsiasi grumo. La pastella è pronta quando immergendo un cucchiaio al suo interno, questa lo velerà senza mostrare grumi.

yorkshire pudding

Riponete ora la pastella in frigo per circa 1 ora. Non è indispensabile, ma aiuta!

Prima di prelevare la pastella degli Yorkshire pudding dal frigo, portate il forno a 230°; prendete lo stampo classico per muffin e riempite 9 spazi ciascuno con 1 cucchiaio di olio di arachidi. Quando il forno avrà raggiunto la temperatura, mettete lo stampo in forno. Lasciate scaldare molto bene l’olio per circa 10 minuti.

Prelevate la pastella dal frigo e versatela in una caraffa in modo da poter dosare con facilità. Mescolate bene. Munitevi anche di un cucchiaio. Ora prelevate lo stampo con l’olio ben caldo dal forno;  cominciate a versare la pastella  riempiendo gli spazi fino a circa metà o anche un pochino meno.

Per evitare di sgocciolare tra un inserimento e l’altro, tenete un cucchiaio in corrispondenza del beccuccio della caraffa da cui versate. In questo modo quando sposterete la caraffa le gocce cadranno nel cucchiaio. Cercate di riempire lo stampo in fretta, poi infornate.

Lasciate per 10-12 minuti la temp a 230°, poi abbassate a 190° per altri 15 minuti circa o finché gli yorkshire pudding risulteranno gonfi e ben coloriti; meglio aspettare un po’ di più piuttosto che un po’ di meno. Se non dovessero essere cotti a sufficienza si sgonfieranno non appena li sfornerete. Un po’ come succede per i bignè.

 

Non aprite mai il forno per nessuna ragione fino a fine cottura!

Sfornate gli yorkshire pudding e adagiateli a testa in giù su un piatto coperto di carta assorbente. Fateli raffreddare completamente. Se sono ben cotti devono risultare friabili fuori e vuoti dentro, proprio come i bignè.

yorkshire pudding

yorkshire pudding

 

Preparazione della crema pasticcera salata:

rompete un uovo e dividete il tuorlo dall’albume. tenete da parte il tuorlo. Pesate 10g di burro e tenete da parte. Versate il latte in un pentolino antiaderente e portate a bollore. Unite il parmigiano con l’amido di mais, il pizzico di sale e la noce moscata. Quando il latte bollirà, unite il composto di amido e parmigiano e mescolate con una frusta su fuoco medio basso finché si addenserà. A questo punto spostate il pentolino dal fuoco e versate il tuorlo nel composto; rimettete sul fuoco per circa 1 minuto o finché la crema avrà a consistenza giusta. Spegnete il fuoco, aggiungete il burro e mescolate per farlo sciogliere. Fate raffreddare velocemente la crema, magari immergendo il pentolino in acqua e ghiaccio e  mescolando velocemente. Coprite la crema con della pellicola a contatto della superficie fino a raffreddamento completo.

 

Composizione degli yorkshire pudding:

prendete ciascun pudding e mettete all’interno un cucchiaino di crema pasticcera, poi decorate con una fetta di roast beef tagliato sottilissimo, qualche scaglia di parmigiano reggiano, una spolverata di pepe macinato al momento, qualche foglia di rucola e un altro cucchiaino di crema salata.

Quando servite, per far stare il pudding dritto, mettete mezzo cucchiaino di crema nel piatto e appoggiateci la base del pudding. prima di servire aggiungete qualche goccia di olio extravergine di oliva.

yorkshire pudding

yorkshire pudding

 

- Tips & Tricks -

Gli Yorkshire pudding possono essere mangiati anche come dessert con un po' di marmellata oppure spolverati con un po' di frutta secca un po' come si fa con i pancake.

Oggi gli Yorkshire pudding si fanno in molte variabili, tra cui anche quella detta "The Poor Man's Roast", in cui della salsiccia viene messa al centro della pastella poco prima di infornare.

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Yorkshire pudding con roast beef e crema pasticcera salata
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16 commenti

16 commenti sul post:
“Yorkshire pudding con roast beef e crema pasticcera salata”

  • Marina ha detto:

    E’ la combinazione che trovo spettacolare, al di là di tutto… Questa ricetta la salvo epr quando avrò amici a cena, li lascierò senza parole! 🙂

    1. Martina ha detto:

      Ciao Mari, che bello leggerti da queste parti!!! Sai che ho pensato la stessa cosa? Cioè di farli come antipasto per una cena tra amici? Se li provi fammi sapere…reazioni comprese…:)

  • paola ha detto:

    quando mi fermo da te mi sento piccola piccola,il tuo blog è bellissimo,le tue preparazioni favolose,è un piacere grazie per tutte le bontà che ci regali

    1. Martina ha detto:

      Grazie mille, ma non devi assolutamente sentirti piccola…Sei sicuramente bravissima anche tu…Io poi il blog ce l’ho da anni e all’inizio le foto facevano schifo, le ricette erano scritte in modo succinto e approssimativo…Piano piano sono migliorata…:)

  • Patrizia ha detto:

    Ma come fai ad avere queste idee…sei grande.ciao patrizia

    1. Martina ha detto:

      beh, il roast beef è l’abbinamento classico degli yorkshire pudding..A me è venuta l’idea di abbinarci la crema pasticcera salata che è stata un’idea vincente..:Si abbina molto bene!

  • Elena Gnani ha detto:

    Non li ho mai assaggiati ma devo dire che l’aspetto è davvero favoloso. Sembrano quasi dei mega bignet. Alla fine della cottura l’olio deve essere stato assorbito o si trova ancora sul fondo dello stampo?

    1. Martina ha detto:

      Si, parte dell’olio rimane sul fondo. Un po’ viene assorbito dall’impasto e esce quando li metti a testa in giù a scolare su carta assorbente

  • Vittoria ha detto:

    Martina, sei come sempre fortissima!!! Che bello visitarTi e trovare idee innovative come questa, che proverò avendolo tante volte assaggiato nei pubs inglesi.

    A proposito di britannici, vorrei consigliarTi caldamente il libro di un ristorante londinese, Honey and co., che si chiama (appunto) Honey and co., The baking book.
    Non so perché (forse perché gli autori erano i pasticceri di Ottolenghi, che so che ami), ma ogni volta che faccio una loro ricetta penso che, con le Tue sapienti variazioni, potresti trovare grande ispirazione (es. il babka è spaziale, ma diminuendo le dosi di lievito!).

    Complimenti ancora e perdona se mi sono dilungata.

    Vittoria

    1. Martina ha detto:

      Ciao Vittoria, grazie mille del consiglio…Corro subito a dare un’occhiata al libro che mi consigli!!! A me i libri sui lievitati fanno impazzire. Che bella sta cosa che il libro ti fa pensare a me! Un bacio!

  • edvige ha detto:

    Molto chiaro tutto mai fatto da provare preso nota e grazie di questa chicca. Buona fine settimana.

    1. Martina ha detto:

      Scusa, il commento era finito in spam non so per quale ragione…Se li provi fammi sapere!

  • Lo Ziopiero ha detto:

    Visto che forza? Pensa che li ho fatti diverse volte anche se con delle dosi diverse. Proverò anche con queste tue! (e quando avrò tempo pubblicherò anche io…)

    BaScioni, Marty! :))))

    1. Martina ha detto:

      Uè Pieroooo!! Che bello leggerti qui!! Sì, sono proprio una figata vero? BaScioni anche a te!

  • elena ha detto:

    ma come fanno a gonfiarsi se non c’è lievito?

    1. Martina ha detto:

      Allo stesso modo dei bignè e come la pasta sfoglia

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