Le ferratelle, come si intuisce dal titolo, sono un dolce tipicamente abruzzese, ma si fa anche in Molise. Conosciute anche come Neole, Cancelle (Molise) o Pizzelle, le ferratelle sono una sorta di cialda croccante, ma ne esiste anche una versione più morbida. Il nome ferratelle deriva dal fatto che vengono cotte su un apposito ferro che presenta dei disegni sia da un lato che dall'altro.
Tradizionalmente il ferro veniva portato in dote dalla sposa e per questa ragione aveva inciso su un lato le iniziali della stessa; ecco perchèp le ferratelle si considerano un dolce tipico da matrimonio.
- Ingredienti -
(per 25 porzioni)
- 3 uova grandi (preferibilmente codice 1)
- 90g di zucchero semolato
- 210g di farina 00 debole per dolci
- 1/4 di bicchiere di vino bianco secco
- 1/4 di bicchiere di olio di semi di arachidi
- 1 pizzico di sale
- i semi di 1/2 bacca di vaniglia (facoltativo)
- scorza grattugiata di limone (facoltativo)
- Procedimento -
prima di cominciare, accendete il fornello piccolo a fiamma medio bassa e lasciate scaldare per bene la piastra per ferratelle.
Per preparare le ferratelle croccanti, rompete 3 uova in una terrina capiente; aggiungete lo zucchero e un pizzico di sale.
Con un mixer frullate velocemente; unite metà della farina, frullate finché si sarà amalgamata all’impasto, quindi unite la restante farina e il vino.
Frullate di nuovo; inizialmente frullate a bassa velocità altrimenti spargerete la farina ovunque.
Non appena la farina si è incorporata all’impasto aumentate la velocità, poi unite l’olio e, la vaniglia e/o la scorza grattugiata di 1 limone (se decidete di metterli).
L’impasto deve avere una consistenza tra il fluido e il denso. Sollevando l’impasto con un cucchiaio e facendolo colare sul restante impasto, dovrà scendere agevolmente ma dovrà “scrivere” ; dovrà cioè rimanere in evidenza sulla superficie per qualche secondo prima di scomparire.
Mescolate l’impasto e lasciate riposare per 10 minuti.
Cottura delle ferratelle croccanti
Quando la piastra apposita (vedi foto sotto) sarà arroventata, spennellatela all’interno e da entrambi i lati con dell’olio. Sarà sufficiente farlo la prima volta, poi non dovrete più farlo. Con le dosi che ho indicato vengono circa 25 ferratelle di 12cm di diametro; ma esistono anche piastre più grandi. In quel caso dovrete regolarvi.
Prelevate un cucchiaio di impasto e versatelo al centro della piastra; ho notato che conviene metterlo al centro ma leggermente più spostato verso le cerniere per evitare che eventuale impasto di troppo fuoriesca dai lati.
Chiudete la piastra e per 2 secondi tenete i manici ben serrati in modo che l’impasto si distribuisca in modo uniforme su tutta la superficie e rimanga sottile, poi rilasciate.
La tradizione vuole che il tempo di cottura delle ferratelle si misuri nel tempo di recitare un’Ave Maria per un lato e un Padre Nostro per l’altro. Se, come me, non siete religiosi, calcolate circa un minuto di cottura totale a fiamma medio bassa, di cui 30 secondi per un lato e 30 secondi per l’altro. A metà cottura dunque, capovolgete la piastra per cuore entrambi i lati in modo uniforme. Nel momento in cui capovolgete la piastra potete anche aprirla per verificare il grado di cottura.
Le ferratelle non devono abbrustolirli, ma devono rimanere rosate; se vedete che nel tempo previsto per la cottura le ferratelle si scuriscono troppo, abbassate la fiamma.
Procedete così con il resto dell’impasto fino a terminarlo; mano a mano adagiate le ferratelle su una gratella senza sovrapporle in modo che si asciughino rimanendo croccanti.
Servitele con una spolverata di zucchero a velo oppure spalmatele con della confettura o della crema di nocciole.
La ricetta l’ho presa da qui, ma ho ridotto le dosi
12 commenti sul post:
“Ferratelle croccanti abruzzesi”
Fantastiche, come tutte le tue produzioni. Grazie per la tua generosità, è un piacere leggerti!
Grazie a te Elisabetta, per quello che dici e anche per essere passata di qua! Un abbraccio
Una meraviglia,grazie Martina per condividere!
Grazie a te per essere passata!
Ciao Martina, io sono molisana e quindi le conosco e ne preparo in quantità… conto solo il numero delle uova, dello zucchero e dell’olio evo…poi faccio’ad occhio’. Proverò la tua versione e ti farò sapere!
Beh, sì quando poi uno le fa spesso ci fa l’occhio e magari non serve pesare.. 🙂
Che spettacolo lo stampo!!! Bravissima!!!
Grazie. Sì, bello vero il disegno dello stampo?
Scusami: senza l’attrezzo apposito, come si possono cuocere???grazieee!!!
Ciao Nadia, purtroppo credo che senza attrezzo non sia possibile cuocerle. La loro particolarità è data proprio dalla cottura in questa piastra; non saprei come evitarla, mi dispiace!
Brava ma un po’ di lievito non lo mettir
No, niente lievito