Nelle mie peregrinazioni internaute alla ricerca di ricette nuove, mai fatte e poco conosciute, mi sono imbattuta in questo meraviglioso pane turco che sembra quasi un cuscino trapuntato. Una volta scoperto questo pane, ho provato a cercare tra i miei libri di cucina medio orientale se per caso ne trovavo una valida, ma non l'ho trovata, quindi ho cercato molto e mi sono vista diversi tutorial, per poi scegliere la ricetta di un panettiere turco che indica le dosi nell'info-box di un video youtube.
Poi ho chiesto lumi anche a Paola del blog Pâte à choux che è sposata con un turco e vive in Turchia e lei mi ha detto che mette anche olio e quindi l'ho aggiunto.
Il ramazan pidesi è un pane che solitamente in turchia si acquista fresco nelle panetterie e si mangia per spezzare il ramadan con olive e formaggio.
- Ingredienti -
(per 8 porzioni)
- 250g di farina 0
- 175g di acqua (70% sul peso della farina)
- 5g di lievito di birra fresco
- 10g di olio extravergine di oliva
- 5-7g di sale
- 1 manciata di semi di sesamo bianco
- 1 manciata di semi di nigella
- 1 uovo intero
- Procedimento -
Ricetta pane turco
Nella ciotola dell’impastatrice versate tutta la farina e il lievito sbriciolato. versate quindi buona parte dell’acqua tenendone però qualche cucchiaio da parte.
Avviate l’impastatrice a bassa velocità e aumentatela un po’ quando l’impasto si sarà amalgamato. Impastate per qualche minuto e quando l’impasto avrà preso struttura e risulterà omogeneo e più compatto, aggiungete l’olio a filo.
Attendete che l’impasto l’abbia incorporato completamente e portate a incordatura. L’impasto sarà incordato quando si staccherà dalle pareti e dal fondo dell’impastatrice e si avvolgerà attorno al gancio. A questo punto inserite l’acqua restante, un po’ alla volta attendendo che l’impasto abbia incorporato la dose precedente. Per ultimo aggiungete il sale.
Riponete l’impasto in un contenitore con il coperchio, che avrete precedentemente oliato. In alternativa coprite con la pellicola. Ponete il contenitore a lievitare al caldo e attendete il raddoppio.
Stesura del pane turco del ramadan
Una volta che l’impasto sarà raddoppiato, trasferitelo su una spianatoia e senza sgonfiarlo e lavorarlo molto dategli una forma arrotondata.
Spargete abbondante farina di semola sul piano di lavoro e adagiateci l’impasto; Stendete l’impasto con le dita. Come si fa per la pizza partite dal centro allargando l’impasto e lasciando una sorta di cornicione tutto attorno. Allargate l’impasto fino a un diametro di 24-26cm circa, quindi trasferitelo su una teglia del forno eventualmente aiutandovi con una pala. Lasciate riposare coperto per 30 minuti circa.
Portate il forno alla massima temperatura in modalità statica.
Ora sgusciate l’uovo in una terrina e sbattetelo energicamente.
Intingete abbondantemente le mani nell’uovo e con queste bagnate tutta la superficie del pane turco, quindi intingete le dita nell’uovo e con le punte premete l’impasto descrivendo un cerchio tutto attorno alla pagnotta ma lasciando un cornicione, (guardate il video qui dal minuto 5:44 circa).
Ora allo stesso modo e sempre dove aver intinto le punte delle dita nell’uovo premete l’impasto formando delle righe orizzontali e poi delle righe oblique in modo da ottenere una griglia composta di rombi (o quadrati come si vede nel video). Se necessario ripassate i solchi più volte premendo bene in modo che in cottura il disegno rimanga ben evidente.
Spolverate la parte centrale con semi di sesamo e semi di nigella lasciando il cornicione pulito. Infornate per 10-15 minuti alla massima temperatura.
Sfornate e fate raffreddare su una griglia.
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19 commenti sul post:
“Pane turco – Ramazan pidesi, il pane del ramadan”
È ufficiale ormai sono perdutamente innamorata di questo blog e delle tue ricette !!!aspetto che mi arrivi l’impastatrice e farò questo pane . Chiaramente sono andata a curiosare ..e ho trovato il pane carasau !!!!!!!premetto che sono sarda …mi sono commossa. Purtroppo in questo periodo non posso ritornare in Sardegna ..abito in Lombardia.ogni volta portavop chili e chili carasau sfidando easyJet e Ryanair!!! sarà il momento buono che inizio a farlo a casa alternandolo alle centinaia di culurgiones che amo preparare.grazie mille per le continue ispirazioni e suggestioni!
Ciao Daniela, grazie mille! Mi piacerebbe se provassi il pane Carasau e mi dicessi che ne pensi. A e sembra che venga bene, ma la testimonianza di una sarda è tutt’altra cosa..:) Spero che potrai tornare preso nella tua terra di origine….Anche perchè la Lombardia diciamo che in questo periodo non è proprio il massimo del confort, purtroppo.
Martina, che farina hai usato? In termini di forza mi servirebbe capire se ha proteine oppure no. Grazie mille!
Ho usato una 0 con 10% di proteine. E’ una lievitazione breve quindi non serve particolare forza
Ciao Martina. Una domanda: dove hai preso la nigella? Sarebbe il cumino nero? A Rimini l’ iper più grande è poco fornito di prodotti particolari e rigurgita di prodotti standard. Per trovare qualcosa di non usuale bisogna andare all’ altro iper a 20 km. Questo è strano: abbiamo uno dei pionieri nel fornire piante aromatiche a tutti i ristranti stellati (Berardi) che già ditava Vissani 30 anni fa, ma poi nei super trovi i soliti aromi con qualche esotismo in più di quelli che non san di nulla. Nel catalogo Berarid c’è la nigella, ma credo solo pianta fresca.Tu l’ hai comprata in erboristeria o in barattolino al super? Ciao un caro slauto.
Ciao Vincent, i supermercati sono sempre super standardizzati disgraziatamente. Giusto l’Esselunga e la Pam osano un po’ acquistando prodotti meno dozzinali e uniformati, però le spezie di questo tipo le prendo nei negozi etnici. Qui a Bologna c’è un grosso supermercato che ha prodotti di varie cucine del mondo, poi ci sono dei piccoli alimentari pachistani o marocchini ecc.. che hanno spezie particolari. E’ in questi posti che faccio rifornimento. Quando vedo le spezie vado in brodo di giuggiole! 🙂
Altri posti dove le trovo sono i mercatini francesi che fanno a Natale. C’è una bancarella che vende spezie (a peso d’oro però!).
Pensa te…Sono proprio un c….one (riempire con consonanti e vocali i puntini) . Non ci avevo pensato ai negozi etnici ! Altra scoperta sono i mercatini di Natale francesi, io ero rimasto a quelli simil-tirolesi…Ah, Bologna !!! Quanto ci sono stato bene tanti anni fa. Certo, che se c’è un posto dove sulla gastronomia si trova di tutto è proprio Bologna. Però, anche il mare ha il suo perchè.
Sì, le spezie particolari le trovi solo in questi posti…:) Altrimenti le puoi acquistare online
Ciao Martina!Che pane bellissimo,ma purtroppo l’impastatrice mi si è rotta 🙁 appena ne prendo un’altra sarà la prima cosa che farò.Bravissima come sempre!!!Ahhhhh anch’io non ho mai visto i semini di nigella da nessuna parte.E se metto i semi di papavero?
Puoi farlo anche a mano. E’ fattibilissimo. nel mio canale youtube oppure qui nel blog nella pagina video tutorial, trovi appunto un tutorial per incordare a mano
uhhhhh uno dei miei pani/focacce preferito!!!E’ davvero buonissimo!Non l’avevi mai fatto?
No, mai fatto prima e sì, mi è piaciuto molto 🙂
Ciao, tra 10 minuti sarà cotto…
Grazie per le tue ricerche, Scusami, non ti ho più lasciato nessun messaggio , però ti ho aspettato e ti seguo sempre. Sei bravissima!!
Ciao Maria, non ti preoccupare! Grazie per avermi scritto adesso! Fammi sapere coem è venuto il pane!
Ma che bella proposta ! .. in questo periodo che sono sempre con le mani in pasta questa ricetta la faccio di sicuro . Grazie
Ps- i semi di Nigella non li conosco, sono i semi di cumino come ha detto un’altra lettrice?
Sì, io pensavo fossero semi di cipolla invece ho letto che lo chiamano cumino nero. E’ un sapore particolare a me piace molto
Ciao, il pane è molto buono ed anche scenografico in tavola! Appena ci si potrà trovare con gli amici e parenti a tavola, lo preparo sicuramente. Grazie ancora!
Quando lo proverai fammi sapere se ti è piaciuto e se è venuto bene…:)