Questa è una di quelle ricette che mi piacciono tanto. Eh sì, ogni tanto ci vogliono anche queste "non ricette". Non sempre si ha tempo o voglia di sperimentare mirabolanti e complicate ricette che richiedono attenzione e accortezza. Questa qui invece è veloce e semplice e il suo bello è che permette di utilizzare quella parte del lievito liquido che solitamente si butta via quando si effettua il rinfresco. Sul blog, cercando "licoli" troverete più modi di usare questo esubero.
Ringrazio la mia amica Claudia Saracco per avermi suggerito questo utilizzo del licoli!
- Ingredienti -
(per 20 porzioni)
- esubero di licoli
- acqua
- sale
- olio di arachidi per friggere
- Procedimento -
per preparare gli sgonfiotti non vi serve altro che dell’esubero di licoli, ovvero di lievito in coltura liquida. Dunque, quando rinfrescate il vostro lievito, invece di buttare via l’esubero, tenetelo da parte. Potete anche accumularne una quantità maggiore raccogliendolo di giorno in giorno quando effettuate il rinfresco (ma per massimo 3 o 4 giorni e tenendolo in frigo.
Tenete conto che io rinfresco il lievito tutti i giorni e quindi non è mai molto acido; quindi il discorso fatto in precedenza vale se avete un licoli che rinfrescate spesso; se lo rinfrescate una volta alla settimana non so come potrebbe essere il risultato; in questo caso, per preparare gli sgonfiotti, magari non lo fate con l’esubero del primo rinfresco, ma con quello del giorno seguente che farete appositamente.
Una volta che avete dell’esubero di lievito, dunque, potete cominciare.
Io come gestione seguo quella di Fabio Franco della Casa del lievito e incordo il lievito con la foglia dell’impastatrice quando rinfresco, ma non tutti lo fanno. Non è molto che seguo questa gestione e che ho il lievito liquido. Saranno un paio di mesi. L’ho ottenuto partendo dalla mia pasta madre solida rinfrescandone un pezzetto con pari quantità di farina e acqua, quindi con un rapporto 1:1:1.
Specifico come lo gestisco perchè so che molti invece rinfrescano e basta, senza incordare e dunque è probabile che avranno a che fare con un esubero sotto forma di pastella, mentre invece io mi ritrovo con una impasto incordato e dunque più consistente.
Se come me seguite questo tipo di gestione, dovrete aggiungere un po’ di acqua alla volta e mescolare per ottenere un composto più denso di una pastella, ma che coli abbastanza lentamente se sollevato con un cucchiaio. Se invece avete una pastella NON aggiungete ulteriore acqua.
Frittura degli sgonfiotti
una volta che avrete l’impasto pronto, versate l’olio di semi di arachidi in una padella in quantità tale che vi permetta di avere olio abbastanza profondo in modo che gli sgonfiotti possano galleggiare. Portate l’olio a 175° circa.
Preparate un terrina con della carta assorbente e munitevi di un ragno da cucina o un mestolo forato.
E ora si parte. Prelevate mezzo cucchiaio di impasto e fatelo colare, magari aiutandovi a farlo scendere con una latro cucchiaio o con le dita unte di olio. Procedete così, con altro impasto, senza riempire troppo la padella altrimenti abbasserete troppo la temperatura dell’olio.
Ci vorrà un po’ perchè gli sgonfiotti coloriscano. La spiegazione che mi sono data è che nell’esubero di licoli, i lieviti hanno già consumato quasi tutti gli zuccheri, che sono quelli che sono responsabili della coloritura. Quando saranno dorati e croccanti, prelevateli e adagiateli sulla carta assorbente. Una volta cotti poi spolverateli con del sale e gustateli.
Sono croccanti e gustosi. Uno tira l’altro!
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non puoi comprarla e farle quando ce l'hai? Perché non ti so dire se poi si impastano e stanno insieme come dovrebbero...
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