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Panko homemade

Di: 2 commenti 2 Difficoltà: facile
panko homemade

Il panko, un tipo di pangrattato giapponese, è un ingrediente sempre più popolare nelle cucine di tutto il mondo. Ma cos'è esattamente? Quali sono le sue caratteristiche uniche che lo rendono ideale per preparare cibi croccanti e leggeri?
La sua caratteristica distintiva è la texture leggera e ariosa e l'aspetto grossolano in fiocchi, che si differenzia notevolmente dal pangrattato tradizionale utilizzato in occidente. Viene ottenuto da pane bianco senza crosta, il che gli conferisce una consistenza più soffice e la capacità di assorbire meno olio durante la frittura, lasciando il fritto asciutto e molto croccante.

Uno dei punti di forza del panko inoltre è la sua capacità di mantenere la croccantezza anche dopo la cottura, a differenza del pangrattato tradizionale che tende ad ammorbidirsi rapidamente.

- Ingredienti -

  • 100g di pancarrè già pulito dalla crosta (circa 9-10 fette)

- Procedimento -

Che cos’è il panko?

Innanzitutto un accenno all’etimologia del termine che deriva dall’unione delle parole giapponesi pan (pane) e ko (farina). Il panko, è la panatura che utilizzano i giapponesi per i fritti ed è appunto ottenuta frullando la mollica di pane di farina bianca grossolanamente e poi facendola asciugare in forno a temperature basse senza farla dorare.

A differenza del nostro pangrattato, il panko regala una frittura molto più croccante. Le molliche di pane disidratate in frittura si gonfiano e donano un aspetto più rustico ed esteticamente molto piacevole oltre a donare al fritto, ma non solo, un gusto indescrivibile.

Il panko si usa molto anche per la tempura, la frittura tipicamente giapponese fatta immergendo verdure, ma anche gamberoni, in una pastella molto fluida a base di farina 00 e/o farina di riso più acqua gassata gelata, molto delicata, non invasiva come sapore e molto leggera. I prodotti si possono friggere solo con la pastella oppure passarli poi nel panko per dare un tocco di croccantezza più spiccato.

 

Differenza tra Panko e Pangrattato Tradizionale

A differenza del pangrattato comune, che tende ad essere più compatto e fine, il panko ha una struttura a scaglie/fiocchi irregolari. Questa particolarità permette di ottenere cibi molto più croccanti e meno pesanti, poiché trattiene meno grassi e olio.

Uno dei punti di forza del panko è la sua capacità, inoltre, di mantenere la croccantezza anche dopo la cottura, a differenza del pangrattato tradizionale che tende ad ammorbidirsi rapidamente.

 

Come preparare il panko homemade

Accendete il forno in modalità termoventilata o ventilata a 100°.

Preparare il panko homemade è semplicissimo. Prendete all’incirca 10 fette di pancarrè e tagliate via i bordi scuri e metteteli da parte (poi, sotto, vi do un’idea su come utilizzarli).

Rompete le fette di pancarrè in pezzetti più piccoli e metteteli in un mixer. Tritate a intermittenza fino ad ottenere una mollica non troppo fine ma grossolana.

Trasferite quindi la mollica su una teglia 30x40cm distribuendola uniformemente in modo da ottenere uno strato sottile.

Non appena il forno avrà raggiuntò la temperatura impostata, infornate per circa 10-12 minuti, muovendo le molliche con una spatola a metà cottura.

Spegnete il forno e sfornate. Lasciate raffreddare il panko fatto in casa, quindi trasferitelo in una busta alimentare o in un contenitore ermetico in modo che non prenda umidità.

 

Come utilizzare il panko homemade

Il panko è incredibilmente versatile e può essere utilizzato in molte ricette. È particolarmente amato per fritture leggere e croccanti, ma può essere impiegato anche in preparazioni al forno o come topping croccante per piatti gratinati.

Una delle ricette più popolari giapponesi che utilizzano il panko è il tonkatsu, la cotoletta di maiale fritta. Il panko può essere utilizzato anche per preparare cotolette di pollo croccanti, assicurando una frittura asciutta e uniforme.

Anche se il panko è celebre principalmente per le fritture, è ottimo anche nelle ricette al forno. Usatelo per ottenere un effetto croccante senza dover friggere, ideale per chi vuole preparare piatti più leggeri ma ugualmente gustosi.

La sua versatilità lo rende un ingrediente indispensabile anche per chi desidera sperimentare nuovi sapori e consistenze in cucina.

 

Come utilizzare i bordi del pancarrè

prendete i ritagli del pancarrè tenuti da parte e tagliateli a dadini.

Versate due o tre cucchiai di olio in una padella, aggiungete del rosmarino o anche dell’origano e volendo dell’aglio. Fate scaldare l’olio quindi versateci i dadini. Mescolate spesso e fateli rosolare fino a quando risulteranno croccanti.

Togliete la padella dal fuoco e trasferite i crostini di pancarrè in una ciotola. Fateli raffreddate e conservateli in una busta alimentare. Potrete usarli sulle vellutate, sulle zuppe o anche per dare un tocco di croccantezza alle insalate.

 

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