Non mi abituerò mai al cambio di stagione. Solo a quello che vanno dalla stagione calda a quella fredda, perchè l'altro lo gradisco eccome e la primavera è la mia stagione del cuore. Quello a cui non mi abituo di buon grado è la fine dell'estate, alle giornate che repentinamente diventano più corte, al buio alle 8 di sera, alle temperature che scendono, ai primi freddi, le piogge, i cieli plumbei.
Ogni volta è uno shock e lo è anche se, quando come quest'anno fa un caldo allucinante, ho pregato perchè le temperature scendessero un po'. E quest'anno ho sofferto davvero tanto le temperature estive.
Non mi abituo perchè alle temperature che scendono non sono mai preparata e non ho mai un abbigliamento idoneo alle giornate autunnali. Io passo dal sandalo alla scarpa chiusa e calza di nylon senza soluzione di continuità e ovviamente c'è sempre un periodo in cui fa troppo freddo per il sandalo e troppo caldo per la calza di nylon. Raramente porto i pantaloni quindi i calzetti corti non sono un'opzione e dunque per me è sempre un periodo di rottura di balle e di abbigliamento semi inappropriato e improvvisato.
Poi all'inverno ci faccio il callo, ma ci vuole un po' di tempo.
Intanto mi consolo riprendendo un po' in mano la cucina e tornando a scrivere sul blog. Oggi vi lascio con una treccia ai semi di papavero. Il ripieno di crema di semi di papavero non l'avevo mai provato ed è stata una scoperta davvero piacevole.
- Ingredienti -
(per 12 porzioni)
- PER IL LIEVITINO
- 135g farina 0 per pizza e focaccia (io ho usato la 3 Mulini dell’Eurospin che ha un’ottima tenuta e assorbenza)
- 10g di lievito di birra fresco
- 75g di acqua
- 1/2 cucchiaino di miele
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- PER LA TRECCIA
- tutto il lievitino
- 400g farina 0 per pizza e focaccia
- 110g di zucchero semolato
- 120g di latte
- 3 tuorli da uova grandi
- 1 cucchiaino di sale
- 120g di burro
- 1 cucchiaio di latte in polvere (facoltativo. Aggiunge sofficità)
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- PER LA CREMA AI SEMI DI PAPAVERO
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- 100g di zucchero semolato
- 55g di burro
- 90g di semi di papavero
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- PER LA SUPERFICIE
- 1 manciata di granella di nocciole
- zucchero di canna (o semolato)
- Procedimento -
Preparare la crema di farcitura per la treccia ai semi di papavero
Tritate i semi di papavero in modo da ridurli a una farina grossolana.
In una casseruola versate il latte, lo zucchero, il burro e il sale. Mettete su fuoco basso mescolando fino a quando lo zucchero si sarà sciolto. A parte sgusciate un uovo e sbattetelo con una forchetta. Unitelo al composto sul fuoco mescolando. Alzate leggermente la fiamma e sempre mescolando fate addensare la crema. Deve arrivare ad avere la consistenza del latte condensato all’incirca. Ci vogliono circa 15-20 minuti.
A questo punto spegnete il fuoco e unite la farina di semi di papavero. Mescolate per amalgamare, quindi trasferite in una terrina e mettete da parte; fate raffreddare.
Preparare il lievitino per la treccia
in una terrina versate l’acqua, il lievito di birra e il miele, quindi mescolate per far sciogliere il tutto.
Unite la farina. Mescolate dapprima con una forchetta poi versate sul piano di lavoro e lavorate un po’ a mano fino ad ottenere una palla liscia. Ponete il lievitino in un recipiente, coprite con la pellicola o con un coperchio e mettete a lievitare fino al raddoppio. Con una temperatura di 26 gradi il lievitino impiega all’incirca 30 minuti.
Preparare l’impasto della treccia ai semi di papavero
quando il lievitino sarà raddoppiato di volume, versatelo nell’impastatrice insieme alla farina, ai tuorli, al latte in polvere e al latte.
Azionate l’impastatrice e lavorate all’incirca per 7 minuti a velocità media o fino a quando l’impasto risulterà liscio, omogeneo e tenace. A questo punto aggiungete il burro in 3 volte, attendendo sempre che l’impasto abbia assorbito la quota precedente prima di inserire la successiva. Il burro deve essere morbido, quindi ricordatevi di toglierlo dal frigo un’oretta prima. Con l’ultima quota di burro aggiungete anche il sale.
Portate a incordatura. L’impasto è pronto quando si compatta attorno al gancio e risulta liscio e satinato.
Formate una palla con l’impasto della treccia e riponetelo in un contenitore precedentemente oliato. Coprite il contenitore. Riponete a lievitare a 26° fino al raddoppio.
Farcitura e formatura della treccia
Portate il forno a 160° in modalità termo-ventilata oppure a 180° in modalità statica. Posizionate la griglia sul secondo livello dal basso.
Quando l’impasto sarà lievitato, versatelo su un piano di lavoro leggermente infarinato e stendetelo in un rettangolo dello spessore di mezzo cm circa.
Versate la crema ai semi di papavero sull’impasto e con una spatola a gomito o un lecca-pentole, stendetela in maniera uniforme su tutta la superficie. A questo punto arrotolate ben stretto dal lato lungo. Otterrete un cilindro lungo.
Tagliatelo a metà nel senso della lunghezza e ruotate i due pezzi così ottenuti di 90 gradi verso l’esterno in modo da portare in superficie la parte con il ripieno. A questo punto unite i due pezzi in alto e poi intrecciateli formando una treccia, sempre facendo attenzione che la parte con il ripieno risulti verso l’alto.
Quando avete finito di intrecciare unite i due lembi anche in basso. Comprimete leggermente la treccia spingendola dai due estremi verso il centro e trasferitela in uno stampo da plumcake o da pancarrè di 30cm di lunghezza e 10 di larghezza.
Coprite con la pellicola e fate lievitare fino al raddoppio.
Sbattete l’albume con una frusta. Spennellate la superficie della treccia ai semi di papavero con l’albume, poi spolverate con la granella di nocciole e lo zucchero.
Infornate per 30-35 minuti.
Sfornate, fate raffreddare, quindi sformate la treccia ai semi di papavero e adagiatela su una gratella.
Prova anche:
- brioche parisienne di Massari e Zaia
- veneziane a lievitazione mista
- ensaimadas de Mallorca
- brioche cuor di mela
- fiocchi di neve di Poppella
- treccia di pan brioche a 5 capi
- wool roll bread – pane gomitolo al formaggio
- treccine al latte ripiene di formaggio
- cinammon buns – gomitolini alla cannella
- babka di Ottolenghi al cioccolato
- “panculetti” alle gocce di cioccolato bianco
- pan brioche con gocce di frutta
- treccia brioche salata con mandorle e semi di lino
- pan brioche salato con prosciutto ed emmental
- cornetti salati di pasta brioche
- hot cross buns
- brioche col tuppo siciliane
- brioche all’acqua senza latte e uova
- veneziane alla crema
- pull apart bread con pomodori secchi, erba cipollina e pinoli
- kringel estone
- brioche senza impasto
- simil flauti con crema al cioccolato o marmellata
- treccia russa
- challah a 7 capi
- challah a 6 capi
- danubio dolce
4 commenti sul post:
“Treccia ai semi di papavero”
Originalissima
Grazie…E’ da provare perchè ha un gusto particolare e a noi è piaciuta tanto
Martina, come ti capisco quando parli del cambio di stagione! Nelle cose che dici mi ci ritrovo. Io sono freddolosissimo e sto bene anche con caldoni sahariani, perchè sono una specie di rettile e sto bene solo col sole. La tua ricetta l’ho subito scaricata, è bellissima, come sempre, e come sempre descritta molto bene. Un salutone
Ciao Vincenzo…Mamma mia, io sono sempre impreparata alla fine dell’estate e ti dirò che l’autunno mi mette sempre un po’ di sottile depressione addosso. Dover pensare a mettersi stradi di roba addosso e rischiare sempre di aver freddo è una vera rottura… Un salutone anche a te…Facciamo forza…Ahahah