Chiudi questo messaggioPer offrirti la migliore esperienza utente possibile questo sito utilizza cookies per memorizzare le tue preferenze e per monitorare il funzionamento del sito.
Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookies Policy.

Borlenghi o zampanelle – ricetta originale di Guiglia

Di: 13 commenti 13 Difficoltà: media
borlenghi o zampanelle

Credo che molti dei miei lettori non abbiano mai sentito nominare i borlenghi (conosciuti anche come zampanelle nella provincia di Bologna).

E’ una sorta di crepe sottilissima e croccante che si prepara nelle province dell’appennino emiliano tra Bologna e Modena.

Il borlengo si prepara con acqua, farina, sale ed eventualmente uova. Questo composto liquidissimo prende il nome di “colla” e viene cotto su una padella di rame stagnato dal diametro molto grande che prende il nome di “sole”. Una volta cotto si condisce versando qualche goccia di “cunza” ovvero un condimento fatto con lardo, rosmarino e aglio frullati e poi cotti in modo che il grasso si sciolga e diventi liquido. Assieme alla cunza si spolvera del parmigiano reggiano invecchiato 24 mesi; a questo punto il borlengo si piega prima a metà e poi di nuovo a metà e si serve caldo.

Panettone al cioccolato Seven Setteveli di Luca Mannori

Di: 9 commenti 9 Difficoltà: difficile
Panettone al cioccolato Seven Setteveli di Luca Mannori

Ricetta tratta dal libro Pianeta Cioccolato di Luca Mannori   Una premessa doverosa per chi decide di avventurarsi in questa preparazione. I grandi lievitati, ovvero i panettoni, le colombe e le veneziane richiedono una certa conoscenza degli impasti e delle farine; quelli con massa di cioccolato all’interno lo sono anche di più, per cui sconsiglio di cominciare con questo in particolare se non masticate un po’ la materia. Magari prima sperimentate un panettone classico e poi quando saprete fare quello, […]

Zeppole di San Giuseppe – fritte ma non unte!

Di: 4 commenti 4 Difficoltà: media
zeppole di San Giuseppe

E’ da tanto che avevo la voglia di provare a fare le zeppole di San Giuseppe, un dolce tipico della tradizione campana che si prepara in occasione del 19 marzo, il giorno della festa del papà.

Il dolce si compone di una base fatta di pasta choux o pasta bignè a cui però si unisce lo zucchero e poi si farcisce con crema pasticcera e una amarena. Le tradizionali zeppole napoletane sono fritte, ma si possono preparare anche al forno per un risultato più leggero. C’è anche una terza opzione che coniuga il gusto del fritto alla leggerezza e consiste nel farle gonfiare prima al forno e poi friggerle. In questo modo la zeppola non si intride di olio e dunque risulta meno unta.

Non le avevo mai mangiate e mi sono piaciute moltissimo. Il connubio tra crema pasticcera e amarene è superlativo.

Wool roll bread, la ricetta che impazza sul web

Di: 28 commenti 28 Difficoltà: media
wool roll bread

Io arrivo sempre un po’ in ritardo rispetto alle ricette virali, ma questa volta forse nemmeno tanto credo. L’ho vista pubblicata su Instagram da @cappuccinoecornetto che l’ha fatta più volte e in tutte le salse ma me l’ha proposta anche Youtube> che evidentemente sa che non so resistere alla tentazione di un lievitato nuovo e perdipiù con una nuova bella forma!

Quindi chissenefrega se la ricetta è diventata virale. Io dovevo assolutamente provarla e l’ho pure fatta 3 volte prima di capitolare e comprare lo stampo della dimensione giusta. Sì perchè continuavo a provare con una stampo da 18,5cm di diametro, quando invece la ricetta prevede lo stampo da 20.
La differenza è poca, ma il risultato non mi soddisfaceva al 100% perchè l’impasto spingendo in lievitazione e in cottura in uno spazio evidentemente troppo piccolo si spaccava e da pignoletta quale sono sta cosa mi rompeva proprio e quindi l’ho rifatta più volte prima di arrendermi all’idea che era proprio lo stampo che mi creava il problema.

Quindi ho ordinato lo stampo da 20 (va bene qualunque stampo purché sia alto almeno 7cm. Io ho voluto strafare e ne ho preso uno alto 10 che però sarà molto utile per le torte alte con pan di spagna!).

Fatta per la quarta volta è finalmente riuscita bene, anche se a differenza di altre viste in rete a me non è rimasto spazio al centro tipo ciambella, conferendo un aspetto per certi versi imbarazzante che non sto a dirvi cosa mi ricorda, ma lascio alla vostra creatività immaginarlo.

Chi ha fatto questo pane, che potremmo chiamare pan di lana, in italiano, l’ha fatto in diverse varianti dolci, mentre a me è venuto subito in mente di provarlo in versione salata dal momento che è un pane dal sapore neutro che va bene sia nell’una che nell’altra versione.
Io quindi l’ho farcito con delle caciotta che avevo in casa e l’abbinamento è azzeccatissimo. Voi potete mettere anche pecorino, emmenthal, provolone o quello che più vi piace. Sbizzarritevi