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Canederli allo speck

Di: 0 Difficoltà: facile
canederli allo speck in brodo

Preparare i canederli allo speck in brodo I canederli sono un piatto alto atesino povero e anche un modo utile per riciclare del pane vecchio avanzato. Si preparano molto velocemente e sono davvero buonissimi. Nella cucina italiana non si usa farli spesso, ma se li proverete li apprezzerete molto. rimuovete la crosta dal pane e tagliatelo a dadini di 1m di lato. Versate il pane in una ciotola capiente. Tagliate lo speck a dadini piccolissimi e uniteli al pane. Fate […]

Roast beef cbt (non chiamatelo rosbif)

Di: 13 commenti 13 Difficoltà: media
roast beef cbt

Preparazione della salamoia grazie al gruppo Facebook dedicato alla cbt e fondato dalla chef  Marco Pirrotta, ai consigli di una ragazza che lo frequenta e ad alcune prove, ho scoperto l’importanza della salamoia. La salamoia è una soluzione di acqua (che può essere mista a vino o birra), sale (5-6% sul peso dell’acqua) e volendo spezie in cui si immerge la carne per un tempo che va dalle 12 alle 24 ore;  volendo all’acqua si può aggiungere anche zucchero e […]

Mejadra, ricetta di Ottolenghi

Di: 0 Difficoltà: facile
mejadra di ottolenghi

La mejadra, conosciuta anche come mujaddara o mudardara è un piatto a base di riso speziato, lenticchie e cipolla fritta croccante conosciuto in tutto il mondo arabo ed è un comfort food molto comune a Gerusalemme.

E’ meglio servita calda, ma si può anche mangiare a temperatura ambiente. La versione che vi propongo è quella di Yotam Ottolenghi che trovate sul libro Jerusalem.
Per questo piatto si utilizzano lenticchie verdi oppure marroni che hanno una consistenza un po’ più soda.

Bignè craquelin con mousse al pralinè e ganache al cioccolato bianco

Di: 2 commenti 2 Difficoltà: difficile
Bignè craquelin con mousse al pralinè e ganache al cioccolato bianco

Questa è una di quelle ricette che se non sei un pasticcere è difficile che rifarai, ma che se ami la cucina e la pasticceria non puoi non provare almeno una volta nella vita. La ricetta è di Ettore Cioccia e la trovate sul suo blog Bavette. Richiede una preparazione abbastanza lunga, perchè prevede tanti passaggi. Non è semplicissima, ma una volta fatta, che soddisfazione! Non credevo mi sarebbe riuscita bene e invece sono molto contenta del risultato.

Appena fatti ho assaggiato un bignè e l’ho trovato un po’ troppo dolce. Il giorno successivo invece dopo un riposo in frigo i sapori si sono amalgamati e il tutto ha acquistato una sua coerenza. Dovessi rifarli userei un cioccolato fondente per la glassa rocher di cui sono rivestiti i bignè craquelin per aggiungere una nota un pelo più amara e creare un contrasto con la mousse al pralinè che è dolce.