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Fiocchi di neve di Poppella (o quasi)

Di: 12 commenti 12 Difficoltà: media
fiocchi di neve

Il quasi, per i fiocchi di neve, è d’obbligo perchè tutti provano a riprodurre le mitiche briochine ripiene, ma nessuno conosce la ricetta originale, che ovviamente è un segreto custodito dalla pasticceria che le ha inventate. In rete quindi se ne trovano tante versioni. Io le ho provate seguendo la ricetta su Youtube nel canale di Manu Food che mi pareva convincente, ma poi le ho fatte una seconda volta provando a mettere a punto il ripieno in modo un po’ diverso perchè quello della ricetta non mi aveva convinto al 100%.

Lo trovavo molto meno saporito dell’originale e decisamente troppo poco dolce. Non sono un’amante dei dolci troppo dolci e nei cannoli siciliani utilizzo almeno un terzo della dose di zucchero prevista dalla maggior parte delle ricette che si trovano in rete e vi assicuro che lo zucchero è sufficiente; in questo caso lo zucchero a gusto mio era troppo poco sia nelle briochine che nella crema di farcitura.

Nei miei esperimenti ho anche provato a sostituire la crema di latte con il mascarpone. Vengono buonissime, ma il mascarpone copre un po’ il gusto di ricotta che invece nei fiocchi di neve di Poppella è pronunciato, per quello che ricordo.

Cinammon buns – brioche alla cannella di Richard Bertinet

Di: 6 commenti 6 Difficoltà: media
cinammon buns

La verità è – ve lo dico – che ho sempre guardato con un certo interesse e una certa predisposizione ai cinammon rolls, ma non amo la cannella quando il suo sapore è troppo intenso. Detestavo le Brooklin rosso bordeaux. Ve le ricordate le gomme da masticare Brooklin alla cannella in confezione bordeaux? Se siete nati tra gli anni ’70 e gli ’80 come me sicuramente sì. Ecco, quel sapore intenso di cannella mi ha sempre un po’ disgustato; ho anche scoperto però, che se dosata con parsimonia, con equilibrio si amalgama bene agli altri sapori senza diventare pungente o invadente regalando un aroma speziato sì, ma morbido e corposo.

Ho scoperto quindi un amore per la cannella che non immaginavo e quindi mi sono decisa a provare i cinammon buns di Rochard Bertinet, perchè sapevo che sarebbero stati una garanzia. Ho provato altre sue ricette, di pane con risultati davvero soddisfacenti, sia per il gusto che per la serietà e precisione della ricetta. 

Non mi sbagliavo. Ricetta perfetta e risultati strepitoso. Se poi ci mettete la formatura che rende questi panini dolci alla cannella dei piccoli gomitolini di lana graziosissimi, se mi conoscete abbastanza e mi seguite da un po’, sapete che non avrei potuto resistere.

Il risultato è talmente bello che sto già ideando di rifarli ma con una farcitura al cioccolato. Stay tuned. Intanto accontentatevi di queste cinammon wool roll brioche o cinammon buns che dir si voglia.

Treccia di pan brioche a 5 capi

Di: 8 commenti 8 Difficoltà: media
treccia di pan brioche a 5 capi

Era da un po’ che l’avevo adocchiata e la trovavo meravigliosa e quindi aveva a pieno diritto trovato posto nella mia to do list che cresce a dismisura arricchendosi di nuove ricette che non mi basterà una vita per realizzarle.

E tenete presente che sul blog ormai ho quasi 1000 ricette. Ma vi rendete conto 1000 ricette???!!! Quasi non ci credo. Ce ne sono abbastanza per riempire 6 o 7 libri!

I lievitati però, lo sapete, sono la mia passione, di quelle che ti accompagnano nella vita, che ti spingono a migliorare sempre, a studiare nuove tecniche, a sperimentare nuove farine, nuove ricette, nuovi intrecci. E questo di intreccio io lo trovo davvero stupendo.

Wool roll bread, la ricetta che impazza sul web

Di: 28 commenti 28 Difficoltà: media
wool roll bread

Io arrivo sempre un po’ in ritardo rispetto alle ricette virali, ma questa volta forse nemmeno tanto credo. L’ho vista pubblicata su Instagram da @cappuccinoecornetto che l’ha fatta più volte e in tutte le salse ma me l’ha proposta anche Youtube> che evidentemente sa che non so resistere alla tentazione di un lievitato nuovo e perdipiù con una nuova bella forma!

Quindi chissenefrega se la ricetta è diventata virale. Io dovevo assolutamente provarla e l’ho pure fatta 3 volte prima di capitolare e comprare lo stampo della dimensione giusta. Sì perchè continuavo a provare con una stampo da 18,5cm di diametro, quando invece la ricetta prevede lo stampo da 20.
La differenza è poca, ma il risultato non mi soddisfaceva al 100% perchè l’impasto spingendo in lievitazione e in cottura in uno spazio evidentemente troppo piccolo si spaccava e da pignoletta quale sono sta cosa mi rompeva proprio e quindi l’ho rifatta più volte prima di arrendermi all’idea che era proprio lo stampo che mi creava il problema.

Quindi ho ordinato lo stampo da 20 (va bene qualunque stampo purché sia alto almeno 7cm. Io ho voluto strafare e ne ho preso uno alto 10 che però sarà molto utile per le torte alte con pan di spagna!).

Fatta per la quarta volta è finalmente riuscita bene, anche se a differenza di altre viste in rete a me non è rimasto spazio al centro tipo ciambella, conferendo un aspetto per certi versi imbarazzante che non sto a dirvi cosa mi ricorda, ma lascio alla vostra creatività immaginarlo.

Chi ha fatto questo pane, che potremmo chiamare pan di lana, in italiano, l’ha fatto in diverse varianti dolci, mentre a me è venuto subito in mente di provarlo in versione salata dal momento che è un pane dal sapore neutro che va bene sia nell’una che nell’altra versione.
Io quindi l’ho farcito con delle caciotta che avevo in casa e l’abbinamento è azzeccatissimo. Voi potete mettere anche pecorino, emmenthal, provolone o quello che più vi piace. Sbizzarritevi