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Arrosto di maiale nel multicooker: ricetta, tempi di cottura e consigli per un risultato perfetto

Di: 4 commenti 4 Difficoltà: facile
arrosto di maiale nel multicooker

L’arrosto di maiale nel multicooker è una scelta vincente per chi cerca un piatto gustoso senza dover passare ore in cucina e permette un significativo risparmio energetico.
Utilizzare il multicooker permette di cuocere l’arrosto di maiale in modo uniforme e di ottenere una carne succosa e tenera, grazie alle funzionalità avanzate di cottura a pressione. Inoltre cuocendo in ambiente chiuso i sapori non si disperdono e quindi rimangono più concentrati.

L’arrosto di maiale nel multicooker si prepara in 20 minuti e consente quindi di prepararlo per cena anche quando si torna dal lavoro o da impegni fuori casa. Il multicooker è uno degli acquisti migliori che io abbia mai fatto in vita mia. Ci si fa veramente di tutto: dalle verdure al vapore ai risotti, dalle zuppe di legumi alle torte, dalle carni arrosto agli spezzatini.

Conosciuto più spesso come Instant Pot, in realtà è più indicato chiamarlo multicooker o pentola a pressione programmabile perchè Instant Pot è un marchio con cui poi per estensione molti intendono impropriamente la pentola stessa.

Pancia di maiale in porchetta sous vide cotta a bassa temperatura

Di: 4 commenti 4 Difficoltà: media
pancia di maiale ion porchetta

C’è poco da fare, quando mi parte l’embolo per qualche preparazione particolare, poi mi fisso e devo sperimentare.

Recentemente ho preso il libro di Marco Pirotta sulla cottura cbt e dopo aver provato le costine all’italiana cbt non potevo non provare anche questa meravigliosa pancia di maiale in porchetta che fidadevi, è una delle cose più buone mai mangiate.
La preparazione è lunga (in termini di tempo, non di impegno), ma il risultato è davvero spaziale. Proponetelo a una cena e vi proclameranno Masterchef senza manco passare dal via.
Io e mio marito ci lecchiamo i baffi da ieri. Pazzesca veramente!

PROVATELA!

Roast beef cbt (non chiamatelo rosbif)

Di: 13 commenti 13 Difficoltà: media
roast beef cbt

Preparazione della salamoia grazie al gruppo Facebook dedicato alla cbt e fondato dalla chef  Marco Pirrotta, ai consigli di una ragazza che lo frequenta e ad alcune prove, ho scoperto l’importanza della salamoia. La salamoia è una soluzione di acqua (che può essere mista a vino o birra), sale (5-6% sul peso dell’acqua) e volendo spezie in cui si immerge la carne per un tempo che va dalle 12 alle 24 ore;  volendo all’acqua si può aggiungere anche zucchero e […]

Vitello tonnato cbt (cotto a bassa temperatura)

Di: 2 commenti 2 Difficoltà: media
Vitello tonnato cbt

Mi sto affacciando timidamente al mondo della cottura cbt ovvero a bassa temperaturada un po’ e devo dire che non è affatto facile coglierne i concetti, fare esperienza, perchè in giro, anche nei gruppi Facebook ci sono informazioni sempre contrastanti, perchè in questo genere di cottura ci sono tanti fattori che concorrono per poter decidere la temperatura a cui cuocere nonché le tempistiche.

Di base la temperatura di cottura (che ovviamente a seconda del tipo di carne deve raggiungere un certo valore perchè la si possa consumare) determina il grado di cottura della carne ma anche il colore. Più la temperatura è alta e più la carne perde la brillantezza e il colore rosso per effetto della degradazione della mioglobina, la proteina responsabile del colore rosso più o meno intenso.

Le tempistiche invece incidono sulla cottura della carne solo per il fatto che devono essere sufficientemente lunghe per permettere alla temperatura impostata di arrivare fino al cuore, ma non determinano il grado do cottura più o meno al sangue della carne a differenza di quello che avviene nella cottura in padella; le tempistiche più o meno lunghe servono a decidere la morbidezza della carne. Carni magre o con molto tessuto connettivo e cartilagini richiedono tempistiche più lunghe perchè il calore abbia il tempo di ammorbidire le fibre e di sciogliere i tessuti connettivi.

Queste sono le indicazioni di base, poi però altri fattori sono il grado di frollatura della carne, l’età dell’animale ecc… fattori che sono più difficili da conoscere. Inoltre entra in gioco anche il gusto personale. Alcuni preferiscono mantenere una carne un po’ più sostenuta perchè sia un pelo meno scioglievole al morso, perchè magari l’eccessiva morbidezza non piace.

Insomma non è facile orientarsi e diventare esperti e bisogna procedere un po’ anche per tentativi per capire quali soluzioni ci aggradano di più.