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Treccia ai semi di papavero

Di: 4 commenti 4 Difficoltà: media
treccia ai semi di papavero

Non mi abituerò mai al cambio di stagione. Solo a quello che vanno dalla stagione calda a quella fredda, perchè l’altro lo gradisco eccome e la primavera è la mia stagione del cuore. Quello a cui non mi abituo di buon grado è la fine dell’estate, alle giornate che repentinamente diventano più corte, al buio alle 8 di sera, alle temperature che scendono, ai primi freddi, le piogge, i cieli plumbei.
Ogni volta è uno shock e lo è anche se, quando come quest’anno fa un caldo allucinante, ho pregato perchè le temperature scendessero un po’. E quest’anno ho sofferto davvero tanto le temperature estive.
Non mi abituo perchè alle temperature che scendono non sono mai preparata e non ho mai un abbigliamento idoneo alle giornate autunnali. Io passo dal sandalo alla scarpa chiusa e calza di nylon senza soluzione di continuità e ovviamente c’è sempre un periodo in cui fa troppo freddo per il sandalo e troppo caldo per la calza di nylon. Raramente porto i pantaloni quindi i calzetti corti non sono un’opzione e dunque per me è sempre un periodo di rottura di balle e di abbigliamento semi inappropriato e improvvisato.
Poi all’inverno ci faccio il callo, ma ci vuole un po’ di tempo.

Intanto mi consolo riprendendo un po’ in mano la cucina e tornando a scrivere sul blog. Oggi vi lascio con una treccia ai semi di papavero. Il ripieno di crema di semi di papavero non l’avevo mai provato ed è stata una scoperta davvero piacevole.

Veneziane a lievitazione mista: esplosione di gusto e morbidezza

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veneziane a lievitazione mista

La veneziana a lievitazione mista è una brioche al burro poco dolce e sofficissima che si presta ad essere farcita, con crema, con panna o anche con gelato! La lievitazione lenta e la presenza di licoli le conferiscono una morbidezza davvero incredibile e una conservabilità più lunga rispetto ad altri lievitati.
E’ passato più di un mese dall’ultima volta che ho postato una ricetta su questo blog. Ci sono periodi in cui pubblico a distanza ravvicinata e periodi in cui invece ho meno voglia di cucinare e quindi posto poco.
Questa ricetta l’ho fatta ormai da molto tempo. Viene dal gruppo facebook Lievita- Dolce e salato ed è di Adele Ridolfi. Avevo promnte anche le foto ma poi non l’ho mai pubblicata e allora oggi ho deciso di postarla.

Biscotti al burro bianchi e neri

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biscotti al burro bianchi e neri

Biscotti al burro bianchi e neri: un’esplosione di gusto e semplicità per ogni occasione. Perfetti anche da portare come pensierino quando invitati a casa da amici.
I biscotti al burro sono un classico intramontabile che porta comfort e gusto ad ogni morso. Con la loro consistenza burrosa e friabile e il sapore ricco, questi dolcetti sono perfetti per accompagnare una tazza di tè, per una merendina pomeridiana o per condividere momenti speciali.

Questa volta ho sperimentato una ricetta trovata sul profilo Instagram @sevdeymek, una scoperta recente da cui penso attingerò anche altre ricette. Credo che il profilo sia turco. La forma di questi biscotti mi è subito piaciuta tanto e quindi mi sono messa all’opera.

Vi lascio la ricetta di seguito.

Castella cake, la versione Taiwanese

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castella cake taiwanese

L’idea per realizzare una nuova versione di Castella cake o torta Castella mi è venuta da Fedora di @cappuccinoecornetto. Fedora, come me è sempre molto curiosa e ama la cucina oriental; non molto tempo fa aveva postato le foto della Castella cake la cui ricetta aveva trovato sul profilo di una ragazza Koreana @yoon_noong.

La cosa che mi aveva lasciata perplessa era che in passato io mi ero documentata su questa sorta di pan di Spagna Giapponese e l’avevo anche realizzato, ma era diverso da questo, sempre soffice ma leggermente più presente al morso, meno scioglievole. Qui la mia ricetta del Kasutera- Castella cake giapponese, dove trovate anche il tutorial per realizzare lo stampo tradizionale in carta di giornale e alluminio che si utilizzava tradizionalmente in Giappone.

Quindi ho cercato un po’ in giro e ho scoperto che la mia prima versione è quella del vero Castella cake giapponese, mentre quello di cui vi propongo la ricetta oggi è del Castella taiwanese. La principale differenza è che nella versione giapponese si utilizza una farina di forza e non ci sono nè burro nè olio, mentre in quella taiwanese una farina 00 debole per dolci e ci vanno olio e/o burro.