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Schiacciata con l’uva toscana

Di: 2 commenti 2 Difficoltà: media
schiacciata con l’uva

E’ tempo di vendemmia. E’ tempo di cieli grigi, di tappeti di foglie colorate, di aria frizzantina, di caldarroste, di uva e moscerini. E in questa stagione ho voglia di starmene in casa. L’autunno mi coglie sempre impreparata, psicologicamente e fisicamente. Non sono pronta ai primi freddi, non so mai come vestirmi e sono una freddolosa cronica. E non sono neanche pronta alle giornate che si accorciano, all’escursione termica tra giorno e sera, alle piogge. Mi manca il sole. come fosse l’aria.
E allora me ne sto a casa, un po’ annoiata e cerco di allontanare la noia cucinando tra un lavoro e l’altro. E non c’è niente di meglio che un lievitato ad accompagnare i pomeriggi autunnali.
Dapprima l’impastamento, che è sempre affascinante. Vedere un impasto informe fatto della somma degli ingredienti che piano piano prende forma e diventa liscio, setoso e soffice è come un miracolo e poi l’impasto che cresce, un’altra magia. Infine la cottura. il dolce che si gonfia e si colorisce e il profumo del dolce cotto che comincia a insinuarsi piano piano uscendo timidamente dallo sportello del forno.

Pizza in teglia alla romana ad alta idratazione secondo il disciplinare APITER

Di: 37 commenti 37 Difficoltà: difficile
pizza in teglia alla romana apiter

Pizza in teglia alla romana APITER La realizzazione della pizza in teglia alla romana ad alta idratazione prevede 6 fasi: impastamento, lievitazione (puntata), staglio e formatura, seconda lievitazione (appretto), stesura e condimento e infine cottura. Gli ingredienti per l’impasto sono farina 0 o 00, acqua naturale, lievito di birra, sale marino, olio extravergine di oliva. Altri ingredienti consentiti sono: la semola rimacinata di grano duro in una percentuale pari al 15% sul peso della farina, la farina tipo 1 (in una percentuale […]

Michette milanesi o rosette soffiate

Di: 82 commenti 82 Difficoltà: difficile

Preparare il pane in casa è sempre bello. Toccare l’impasto vellutato e incordato è uno dei piaceri della vita, vederlo lievitare è una magia impagabile, vederlo sbocciare in forno è un’emozione, vederlo colorire una gioia. Tutto il pane è bello, ma ci sono alcuni pani che sono più difficili da fare in casa, come la baguette francese ad esempio, o, che so, il pane di Matera.
Ecco riuscire a fare quei pani è una soddisfazione ancora maggiore. Fare la michetta in casa è una sfida di quelle che emozionano e appassionano. Riuscire a farle con il buco dentro, soffiate non è semplice, ma con qualche accortezza diventa tutto più facile.

La michetta è un pane molto diffuso in Lombardia e in modo speciale a Milano. Fu introdotto a Milano nel periodo in cui la città faceva capo all’impero austro-ungarico, da cui ereditò alcune abitudini alimentari, tra cui anche la ricetta del Kaisersemmel, un panino dalla dimensione variabile tra i 50 e i 90g a forma di rosa. Se però il kaisersemmel a Vienna si conservava bene dalla mattina fino a sera, grazie a un clima asciutto, a Milano invece l’umidità faceva sì che il pane si rammollisse facilmente diventando gommoso; era necessario quindi trovare un modo di risolvere questo problema e si pensò quindi che la soluzione migliore fosse tentare di alleggerire il pane della mollica interna, di renderlo quindi “soffiato”. I panettieri milanesi dell’epoca si misero all’opera e riuscirono nell’intento di creare un pane vuoto all’interno. Nacque così la michetta, dal diminutivo di “micca”, termine con cui i milanesi chiamavano il Kaisersemmel.

Focaccia genovese alla cipolla

Di: 12 commenti 12 Difficoltà: media
focaccia genovese alla cipolla

Che le focacce siano la mia passione dovrebbe essere chiaro dalla quantità insana di ricette di focaccia. La focaccia la preferisco alla pizza, a quella al taglio, ma ancora di più a quella al piatto, di cui tutto sommato ho scoperto non essere una vera amante, specialmente nella versione napoletana (abbiate pietà di me, che ci posso fare?).

La focaccia, specialmente quella con il fondo croccante e l’interno morbido, asciutta, ma soffice è uno dei mie piatti preferiti in assoluto…Se poi sopra ci sono le cipolle, del sale in fiocchi o del sale grosso allora è il non plus ultra della libidine. Se ad accompagnarla poi sono affettati, formaggi molli e magari sottolio, per me non c’è storia. La salivazione mi sta già salendo al solo pensiero.