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Papadum di riso: lo snack croccante della cucina indiana

Di: 0 Difficoltà: media
papadum di riso

I papadum di riso sono uno snack tradizionale indiano, molto apprezzato per la loro croccantezza e il loro sapore unico. Utilizzati come antipasto o accompagnamento, ma anche a fine pasto, sono popolari non solo in India ma anche in molte altre parti del mondo.
Conosciuti anche come poppadom, pappadam, pappadums o papad, esistono in tante versioni: con la farina di urad, con quella di ceci (chana dal papadum), con quella di lenticchie verdi (moong dal papadum), di piselli.

I papadum di riso sono un po’ laboriosi da preparare perchè richiedono più passaggi, ma la soddisfazione di realizzarli in casa con successo è impagabile. Dopo l’essiccazione infatti le sfoglie ottenute, immerse nell’olio caldissimo, si gonfiano raddoppiando di volume e diventano soffiate, leggerissime e croccantissime.

Rotolo dolce di zucca con crema al formaggio

Di: 2 commenti 2 Difficoltà: facile
rotolo dolce di zucca con crema al formaggio

L’autunno è una stagione che evoca pensieri di foglie cadenti, temperature più fresche e, naturalmente, gustosi piatti a base di zucca. Nonostante la bellezza dei colori, a me il calo delle temperature e le giornate che si fanno uggiose da sempre mettono sempre un po’ di malinconia.

Tra le delizie autunnali che più amo c’è la zucca, un ingrediente versatile, economico e nutriente con cui preparare ricette salate ma anche dolci. Tra le ricette dolci, il rotolo dolce di zucca è un dessert che incanta il palato con la sua morbidezza e i sapori ricchi e speziati. In questo articolo, troverete tutto cioè che c’è da sapere su questo dessert e i consigli per prepararlo a casa.

Il rotolo dolce di zucca dolce diventerà la star della vostra tavola autunnale e un’idea perfetta per la stagione autunnale.

Chai tea, il tè rosa del Kashmir

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Kashmiri chai tea

A tutti noto come chai tea, questo tè rosa del Kashmir viene chiamato così impropriamente. La parola chai infatti si traduce “tè” e quindi chai tea nei fatti sarebbe un “tè tè”.

Più proprio sarebbe chiamarlo Kashmiri tea o Kashmiri pink tea o ancora Kashmiri chai o Gulabi chai o più semplicemente pink tea.

Questo tè è originario del Kashmir, la regione a nord del subcontinente indiano in mezzo tra India e Pakistan e di cui entrambi pretendono la sovranità. Un altro dei nomi con cui questa bevanda viene indicata è Noon chai (letteralmente tè salato), perchè originariamente era una bevanda salata, ma nel corso degli anni la gente ha iniziato ad aggiungere zucchero conferendogli un sapore più ricco.

Il chai tea si ottiene bollendo il tè verde con delle spezie e la sua colorazione è data dall’aggiunta di bicarbonato e dal processo di ossigenazione e ossidazione che subisce durante la cottura che favoriscono la reazione chimica che trasforma il colore altrimenti marroncino del tè verde in un colore rosso bordeaux. Il colore viene poi fissato aggiungendo acqua gelata.

Una volta completata la procedura il chai va filtrato e questo tè molto concentrato e dal colore rosso scuro prende il nome di Kahva o Kahwa.

La miscela va poi mescolata al latte.

Mejadra, ricetta di Ottolenghi

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mejadra di ottolenghi

La mejadra, conosciuta anche come mujaddara o mudardara è un piatto a base di riso speziato, lenticchie e cipolla fritta croccante conosciuto in tutto il mondo arabo ed è un comfort food molto comune a Gerusalemme.

E’ meglio servita calda, ma si può anche mangiare a temperatura ambiente. La versione che vi propongo è quella di Yotam Ottolenghi che trovate sul libro Jerusalem.
Per questo piatto si utilizzano lenticchie verdi oppure marroni che hanno una consistenza un po’ più soda.